Valutare l’immunità naturale e quella da vaccino è fondamentale per capire la durata della protezione. Ad oggi è documentata in almeno 8 mesi dopo l’infezione naturale
Covid e immunità: quanto dura la protezione generata dall’infezione naturale e quella che si instaura dai vaccini e dalla vaccinazione? Per rispondere a questo quesito numerosi i gruppi di ricerca stanno lavorando nel tentativo di capire qualcosa in più su come il nostro sistema immunitario si comporta quando incontra Sars-Cov-2. L’ultimo studio di una lunga serie, pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Science, lascia spazio alla speranza: la memoria immunologica che si instaura in seguito all’infezione naturale o a seguito dei vaccini, è ancora presente nella maggior parte delle persone a 8 mesi dall’insorgenza dei sintomi.
COME FUNZIONA LA RISPOSTA AL VIRUS?
Quando il nostro corpo viene in contatto con un agente esterno potenzialmente dannoso produce una reazione immunitaria. è composta da due fasi: quella aspecifica -presente già alla nascita e non dipendente da incontri pregressi- e quella specifica -diretta in maniera precisa contro quel determinato agente esterno. Quest’ultima è essenzialmente mediata da due tipi di cellule: i linfociti B e i linfociti T. I primi sono i responsabili della produzione di anticorpi. I secondi della risposta cellulare al virus. In entrambe in casi in seguito da un’infezione si creano specifiche cellule della memoria. In grado di attivarsi in caso di incontro con il patogeno.
QUANTO DURA LA MEMORIA IMMUNOLOGICA?
Nello studio da poco pubblicato, opera dei ricercatori del La Jolla Institute for Immunology, gli scienziati hanno analizzato le singole componenti del sistema immunitario di 188 persone con Covid-19 -di cui 44 con infezione terminata da oltre sei mesi-. In particolare lo studio ha quantificato nel tempo la concentrazione di anticorpi contro la proteina Spike. Quella delle cellule della memoria sia dei linfociti B sia dei T. Dalle analisi è emerso che la concentrazione degli anticorpi IgG è rimasta costante a 6 mesi dall’avvenuto contatto con Sars-Cov-2. Le cellule della memoria dei linfociti B è risultata invece in crescendo dopo il primo mese per poi assestarsi a 6 mesi. Per quanto riguarda la risposta cellulare: i linfociti T della memoria hanno avuto un’emivita media di 3-5 mesi. In baso a quanto raccolto gli scienziati hanno affermato che nel 95% dei casi analizzati l’infezione naturale genera una robusta memoria immunologica che persiste a 8 mesi dall’infezione.