Le persone che soffrono già di un disturbo di schizofrenia, hanno un rischio maggiore di incorrere anche nella malattia di Parkinson nel corso della vita.
Secondo il ricercatore la causa dell’aumento del rischio di incorrere nel Parkinson sono i cambiamenti che avvengono nel sistema dopaminergico del cervello. Questi cambiamenti sarebbero a loro volta causati da antagonisti del recettore della dopamina oppure da effetti a livello neurobiologico prova di dalla stessa schizofrenia. Il ricercatore ha analizzato i dati di più di 25.000 pazienti affetti da Parkinson provenienti dalla Finlandia. I dati sono stati raccolti dal 1996 al 2019.
Il ricercatore si accorgeva che quei pazienti ai quali era stato diagnosticato un disturbo psicotico o dello spettro schizofrenico mostravano probabilità più grandi di soffrire anche di Parkinson. Secondo quanto afferma lo stesso Kuusimäki almeno prima di questo studio si credeva che il Parkinson e la schizofrenia accadessero raramente nella stessa persona in quanto si tratta di patologie collegate a cambiamenti considerati come opposti nel dopaminergico cerebrale. “Il nostro studio cambia questa concezione prevalente”, dichiara il ricercatore nel comunicato.
La malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson, sovente definita come morbo di Parkinson, Parkinson, parkinsonismo idiopatico, parkinsonismo primario, sindrome ipocinetica rigida o paralisi agitante è una malattia neurodegenerativa. I sintomi motori tipici della condizione sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina. Tali cellule si trovano nella substantia nigra, una regione del mesencefalo.
La causa che porta alla loro morte non si conosce. All’esordio della malattia i sintomi più evidenti sono legati al movimento, ed includono tremori, rigidità, lentezza nei movimenti e difficoltà a camminare. In seguito possono insorgere problemi cognitivi e comportamentali, con la demenza che si verifica a volte nelle fasi avanzate, ad eccezione dei casi più precoci di demenza da corpi di Lewy, associati a prognosi più grave. La malattia di Parkinson è più comune negli anziani; la maggior parte dei casi si verifica dopo i 50 anni.