“Il senso unico in viale Marconi al momento è necessario per garantire maggiore celerità dei lavori. La sperimentazione ha causato disagi, in parte già superati, e si sta lavorando a pieno regime per soddisfare le esigenze di tutti: pedoni, automobilisti, pendolari e commercianti”.
“Il senso unico in viale Marconi al momento è necessario. Per garantire maggiore celerità dei lavori. La sperimentazione ha causato disagi, in parte già superati. E si sta lavorando a pieno regime per soddisfare le esigenze di tutti. Pedoni, automobilisti, pendolari e commercianti”.
E’ quanto si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Cagliari. “Consapevole che occorra una accelerata e si sta lavorando a pieno ritmo. Ma bisogna considerare che prima di esprimere un giudizio definitivo sull’intero progetto. E’ necessario attendere almeno la fine dei lavori e solo dopo valutarne l’effettiva funzionalità. È assurdo oltre che fuorviante giudicare un progetto con un cantiere in corso”.
“L’obiettivo principale come sempre dichiarato – spiega il Comune – è aumentare la sicurezza nella strada intercomunale più trafficata d’Europa, con un elevato tasso di incidentalità, anche mortale, garantendo la presenza dei marciapiedi, fino a via Mercalli, oggi totalmente assenti e necessari, migliorando l’illuminazione e garantendo la presenza del verde.
Gli stessi sindaci interessati, e quindi quelli dell’hinterland cagliaritano, durante la conferenza stampa di illustrazione del progetto, si erano mostrati d’accordo su tempi e modalità.
Mentre si cerca di accelerare tutto l’iter che porterà a un annullamento dei disagi che si riscontrano oggi, si precisa che l’Amministrazione è perfettamente in linea con i tempi, avendo già investito nel progetto importanti risorse, che prevedono anche la realizzazione di marciapiedi, parcheggi e illuminazione nel tratto di via Mercalli all’incrocio con via Galvani.
È necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Il progetto infatti si sarebbe potuto portare avanti in maniera più spedita se il Comune di Quartu non avesse trasferito i fondi per sistemare lo svincolo di Is Pontis Paris alla Città Metropolitana solo a novembre.”