Studio di un pool di ricercatori del Dipartimento ingegneria
Il Dipartimento ingegneria civile ambientale e architettura dell’Università di Cagliari ha studiato un nuovo modello di continuità territoriale marittima da e per la Sardegna. Il pool di ingegneri è guidato da Gianfranco Fancello responsabile tecnico-scientifico, e Daniel Mark Vitiello (coordinatore tecnico analisi), Valentina Aramu e Patrizia Serra.
La convenzione stipulata dal Ministero Infrastrutture e trasporti con la Compagnia italiana navigazione è stata prorogata al 28 febbraio 2021.
Da questa data i collegamenti tra Sardegna e penisola torneranno sul libero mercato. Le linee coperte dalla convenzione sono Genova-Porto Torres e Civitavecchia-Olbia (solo da ottobre a maggio), Genova-Olbia-Arbatax, Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, Napoli-Cagliari, Palermo-Cagliari e Livorno- Cagliari (solo merci). Il corrispettivo ammonta a 72,6 milioni di euro annui, di cui circa 50 per i soli collegamenti Ro-Ro e passeggeri.
“Abbiamo studiato un nuovo modello che include gli elementi di maggior rilievo precedentemente analizzati. Puntiamo a soddisfare le caratteristiche del sistema sardo – spiega il prof. Fancello – strutturato in modo da garantire copertura su tutte le linee, servizio minimo garantito anche durante i periodi di minor domanda e prezzi calmierati per i residenti su tutte le linee e per tutto l’anno”.
Il modello misto
Il modello misto prevede lo sconto (con possibili opzioni di copertura pari al 75, 50 e 35%) sulle tariffe dei residenti per le sole tratte in libero mercato e compensazione degli Osp-Obblighi servizio pubblico (opzione complessiva pari a 35 o 50 milioni di euro) per le tratte da inserire in convenzione.
L’implementazione del modello misto comporterebbe per le compagnie l’attuazione di politiche volte al miglioramento dell’offerta, quindi a migliori condizioni di viaggio per gli utenti. Inoltre, il parziale rimborso sul prezzo del biglietto dei residenti sui collegamenti in libero mercato, renderebbe gli spostamenti economicamente accessibili durante tutto l’anno.
Al contempo, l’imposizione degli Osp alle linee in convenzione (individuate dopo un’attenta analisi di mercato) garantirebbe servizi minimi e tariffe agevolate durante tutto l’anno. “Il modello misto, simulato rispetto alle linee attualmente in convenzione e a quelle a libero mercato, richiederebbe una dotazione finanziaria compresa tra 58 e 99 milioni di euro per coprire tutte le linee attualmente presenti tra la Sardegna e il Continente”, conclude Vitiello.