Il 2020 non è stato l’anno migliore per il turismo a Cagliari per via dell’epidemia, ma gli esperti guardano al futuro e come rivitalizzare il settore
Il settore del turismo extra-alberghiero a Cagliari chiude il 2020 con un meno 45,09% di fatturato e un calo di circa 7 milioni di euro. Questi alcuni dei dati elaborati da Maurizio Battelli, Presidente dell’Associazione Extra, e sviluppati grazie ai report dei principali portali di prenotazioni on line. Un risultato davvero critico se si considera che Cagliari negli ultimi anni ha registrato costantemente presenze turistiche con crescita a cifra doppia.
Quali sono dunque le prospettive per una città che ambisce a diventare tra le protagoniste del turismo internazionale? E quali le azioni da intraprendere in vista dell’imminente ripresa della stagione turistica? Alessandro Sorgia, Assessore alle Attività produttive, Turismo e Promozione del territorio del Comune di Cagliari da tempo ricerca delle soluzioni concrete . “Durante il primo lockdown il nostro obiettivo è stato quello di ridurre al massimo il rischio degli operatori, dei viaggiatori e del nostro personale. In questa seconda fase, assieme allo staff dell’Associazione Extra, intendiamo dare indicazioni precise sulla sicurezza rivolte a tutti gli operatori. Siamo sulla strada giusta per tornare ad accogliere i futuri turisti.”
La situazione nel settore dopo il vaccino
L’annuncio del vaccino antiCovid ha di fatto dato nuovo slancio alle prenotazioni turistiche, soprattutto per quanto riguarda la stagione estiva. Una ripresa influenzata in particolare dalle politiche di cancellazione estremamente flessibili adoperate dagli operatori che stanno offrendo ai propri clienti delle penali praticamente inesistenti. “Il tema centrale resta però la sicurezza – sottolinea Battelli, ideatore del primo Salone Nazionale del Turismo Extra-alberghiero -: i viaggiatori si fidano quasi esclusivamente delle strutture in grado di dare forti rassicurazioni sulla pulizia e sulle procedure applicate contro il virus”.
Non a caso, una recente ricerca del portale Booking individua proprio nel “Fattore Sicurezza” l’elemento più importante in fase di prenotazione post Covid. Fa seguito una dettagliata richiesta dei protocolli adattati dagli operatori, sino all’accertamento delle procedure di verifica della salute degli ospiti. Nello specifico, In Italia, il 73% dei clienti risulta concludere la prenotazione solo se correttamente informato sulle procedure di salute ed igiene adottate dalla struttura.
Le misure prese dall’Assessorato al Turismo
“In modo molto lungimirante l’Assessorato al Turismo ha dato l’opportunità ai proprietari delle strutture ricettive extra-alberghiere di formarsi con largo anticipo sui protocolli Safe & Clean Extra – ha dichiarato Battelli -. Si tratta del primo evento formativo e informativo organizzato online lo scorso dicembre. Durante il corso, oltre 200 operatori guidati da una pattuglia di esperti nazionali ha appreso le tecniche e le informazioni fondamentali su come migliorare la sicurezza nei confronti non solo dei clienti, ma anche di se stessi, dei propri collaboratori e più in generale del territorio in cui vivono”.
Focus dell’incontro, la presentazione di un kit digitale contenente le linee guida volute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In questo sono incluse le indicazioni procedurali per la gestione dell’emergenza, gli aggiornamenti operativi e un percorso formativo realizzato per gli operatori del mondo turistico.
“Safe & Clean Extra è un decalogo di azioni fondamentali elaborate in seguito alla pandemia – spiega Battelli -. Uno strumento innovativo che permette l’utilizzo di procedure complete, di check-list operative e di materiale di comunicazione tradotto anche in inglese in grado di rendere sempre più consapevoli e responsabili tutti coloro che operano in questo settore. Siamo convinti che grazie all’abbassamento della soglia di rischio e all’imprenditorialità messe in campo dagli operatori sarà possibile tornare a viaggiare facendo di Cagliari una destinazione tra le più sicure del Paese”.