Secondo un nuovo studio il caffè aiuta a contrastare l’effetto della perdita di sonno sulle funzioni cognitive
Lo certifica ora un nuovo studio: il caffè aiuta a contrastare, naturalmente in maniera temporanea, l’effetto della perdita di sonno sulle funzioni cognitive
Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry pubblica un nuovo studio che conferma che la caffeina contrasta il calo dell’attenzione delle funzioni cognitive. Soprattutto quando c’è un accumulo di sonno perso, ad esempio dopo una settimana impegnativa.
Quello che però scopre questo studio è che il caffè con caffeina ha un effetto temporaneo.
I ricercatori hanno svolto lo studio su 26 partecipanti. Gli studiosi coinvolgono nel loro studio i portatori di un particolare genotipo del gene. Tale gene codifica per il recettore A2A dell’adenosina, un genotipo presente nel 35% dei soggetti delle popolazioni europee. Si tratta di individui geneticamente sensibili alla caffeina, scelti dai ricercatori proprio per evitare di incappare in individui insensibili, anche in parte, alla caffeina.
I partecipanti venivano divisi in due gruppi: chi beveva caffè con caffeina e chi doveva bere caffè decaffeinato. L’esperimento è durato cinque giorni e a tutti i partecipanti venivano limitate le ore di sonno (potevano dormire al massimo per cinque ore a notte).
I test per le funzioni cognitive vedevano il funzionamento di varie attività quali il livello di vigilanza, il tempo di reazione, l’accuratezza e la memoria.
Dopo i primi tre o quattro giorni di sonno limitato e durante il quinto e ultimo giorno non si osservano differenze. Soprattutto in termini di decadimento delle funzioni cognitive, tra coloro che bevevano caffè con caffeina e coloro che bevevano caffè decaffeinato.
I risultati dello studio
Secondo Denise Lange, una delle autrici dello studio, questi risultati mostrano che, anche se il caffè può effettivamente mitigare gli effetti della mancanza di sonno sulle attività cognitive, questi effetti sussistono solo per pochi giorni e non per un periodo lungo termine.
In sostanza se si continua a non dormire per un numero di ore sufficiente per settimane, continuare a bere caffè per sopperire alla mancanza del sonno comincia a diventare inutile già dopo pochi giorni: “Il nostro studio indica che l’assunzione moderata di caffè può mitigare alcune ripercussioni della riduzione del sonno in pochi giorni, tuttavia, questo non è un sostituto per una buona notte di sonno a lungo termine”.