La giovane scrittrice sassarese Angela Ticca, ospite a Unica Radio, presenta il suo primo romanzo Il Giardino delle Vespe
Angela Ticca è una giovane scrittrice emergente al suo primo romanzo Il Giardino delle Vespe. Edito per la Bokabook di Milano, Casa Editrice che ha lanciato una campagna di raccolta fondi, offrendo la possibilità allo scrittore di poter pubblicare la sua opera. Il libro è attualmente acquistabile online ( Il giardino delle vespe – bookabook ). Prevista la pubblicazione e distribuzione delle copie fisiche ad Agosto 2021.
Il “giardino delle vespe” è un racconto di culture differenti che si incontrano, di personaggi le cui storie di vita e destini si legano indissolubilmente l’ uno con l’altro. Un romanzo che nasce con l’intento di favorire il concetto di abbattere ogni forma di pregiudizio verso il prossimo. Un opera che incoraggia la libertà di appartenere ad una cultura, religione o pensiero, anche se diversi da quelli che ci sono propri. La scrittrice crede fortemente nel fatto che la diversità possa rappresentare un valore e non qualcosa da cui prendere le distanze. Angela Ticca trae ispirazione dal mondo che la circonda e dai suoi accadimenti. Sensibile a temi d’attualità quali ad esempio l’immigrazione. Questo uno degli spunti da cui maturano riflessioni profonde, le quali esprimono la volontà di trasmettere un preciso messaggio al lettore.
L’importanza dell’empatia
Il messaggio a cui si fa riferimento ci riporta a un concetto molto caro alla scrittrice: l’empatia. Un sentimento in grado di porci in una condizione di apertura verso chi è “altro” da noi sotto vari punti di vista. Spiega infatti l’autrice: «Ho scritto questo romanzo per tentare di far capire che l’unica via che abbiamo per provare a migliorare noi stessi e la società in cui viviamo è l’empatia, cioè il sentimento che ci porta a cercare di comprendere gli altri anche se appartengono a religioni, culture o addirittura a specie diverse e anche se hanno stili di vita opposti ai nostri perché solo con la comprensione si può costruire qualcosa, superando i pregiudizi.»