Con l’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari, l’Italia conferma di condividere l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari
E’ entrato in vigore il Trattato per la proibizione delle armi nucleari, nato da un’azione della società civile guidata dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons.
Grazie a tale occasione l’Italia conferma di condividere pienamente l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari. Inoltre lo stato italiano si impegna non solo nei settori del disarmo ma anche del controllo degli armamenti e della non proliferazione; infatti sono componenti essenziali della politica estera italiana. Si apprezza il ruolo della società civile nel sensibilizzare sulle conseguenze catastrofiche dell’uso delle armi nucleari.
L’approccio migliore per conseguire un effettivo disarmo nucleare implica un pieno coinvolgimento dei paesi militarmente nucleari. Laddove invece – dal momento in cui è stata lanciata l’iniziativa del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari – abbiamo assistito ad una crescente polarizzazione del dibattito in seno alla comunità internazionale.
L’Italia nutre profondo rispetto per le motivazioni dei promotori del Trattato e dei suoi sostenitori. Tuttavia lo stato ritiene che l’obiettivo di un mondo privo di armi nucleari possa essere realisticamente raggiunto solo attraverso un articolato percorso a tappe. Infatti quest’ultimo deve tenere conto, oltre che delle considerazioni di carattere umanitario, anche delle esigenze di sicurezza nazionale e stabilità internazionale.