I truffatori utilizzano l’esca della disponibilità del vaccini anti-Covid per inviare un link via sms per ottenere dati bancari
Una volta cliccato il sito web del tutto simile al sito web di una struttura sanitaria richiede di inserire i propri dati personali (codice fiscale, numero di carta di identità…). E i dati del proprio conto bancario da cui attingere per portare a termine la truffa.
Si tratta dello “spoofing” ( spoof, che significa: fare una parodia di qualcosa, prendere in giro qualcuno), una tecnica usata per rubare informazioni importanti. Come l’accesso al conto corrente bancario, a malcapitati soggetti, impersonando il numero di contatto di un altro soggetto fittizio e attraverso un link inviato via sms condurre la vittima in una finta pagina di login da cui si possono rubate le credenziali dell’account bancario del malcapitato: codice utente, pin, e accesso virtuale password allo smartphone.
Un fenomeno, soprattutto il fenomeno del furto dell’identità su whatsapp, segnalato di recente anche dalla Polizia postale.
“Purtroppo il numero di segnalazioni relative a questa truffa sono in aumento”: afferma il Codacons Lombardia in una nota che aggiunge: “purtroppo i bisogni dei consumatori vengono sfruttati in modi nuovi e sempre più subdoli!”. L’associazione, con l’iniziativa “acciuffa la truffa”, mette a disposizione un team di legali esperti per tutelare i malcapitati (contatti: info@codaconslombardia.it).
I vaccini
Dopo i ritardi di Pfizer e di AstraZeneca il governo è costretto a rimettere mano al piano vaccini. E a rivedere gli obiettivi. A subire ritardi nella vaccinazione saranno i 13 milioni e 400mila italiani tra i 60 e i 79 anni. I 7 milioni e 400mila oltre al personale dei servizi essenziali: insegnanti e personale scolastico, forze di polizia, personale delle carceri e detenuti.
Lo stesso ministro delle Regioni Francesco Boccia deve ammettere che «slitterà di qualche settimana o mese l’immunità di gregge». Ma verranno garantiti i richiami. E il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri quantifica i ritardi: le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer «faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione».