È una ricostruzione fedele della chiesa più antica di Olbia
Al via l’opportunità di visitare la basilica di San Simplicio in 3D. In altre parole è una visita virtuale che permette alle persone, in un tempo di restrizioni, di immaginare di essere fisicamente all’interno della chiesa più antica di Olbia. Si tratta di una ricostruzione fedele per lo storico monumento simbolo della città gallurese.
La Basilica di San Simplicio è posta sulla sommità di una collina di fronte alla stazione ferroviaria di Olbia. Al giorno d’oggi non si è in possesso di un documento ufficiale che ne attesti la data esatta di costruzione ma si suppone che la fondazione della chiesa sia avvenuta tra la fine dell’anno 1000 e i primi decenni del 1100, nella zona definita anticamente come il cimiterio Sancti Simplicii. L’area infatti si sviluppa su una mezza collina, presenta numerose sepolture e alcuni pozzi.
La prima costruzione doveva essere composta da grossi blocchi di granito impostati a creare un’aula con tre navate coperte da capriate lignee. Diversi studi sinora sembrano concordi nell’ipotizzare che la prima chiesa fosse più piccola rispetto all’attuale basilica e che fosse compresa tra l’abside e la seconda coppia di pilastri interni. Gli stessi studiosi concordano sul fatto che tra l’allungamento della chiesa e l’attuale facciata, gli operai abbiano concluso i lavori entro la fine del 1100. Lo spazio interno è diviso appunto in due navatelle e una navata centrale più alta, come si può notare osservando la facciata.
Per tornare al soggetto le immagini dello storico monumento si possono trovare sul sito my.matterport.com. Il progetto è realizzato grazie al supporto dell’ingegner Leonardo Sini e dagli archeologi Durdica Bacciu e Marcello Cabriolu. Inoltre su ogni parte della basilica è presente una spiegazione storica e dettagliata di ogni elemento che caratterizza il luogo sacro.