Il California Institute of Technology ha sviluppato una nuova tecnica per osservare il nucleo delle cellule umane e quindi studiare il DNA.
Un team di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) ha sviluppato una nuova tecnica per visualizzare con maggiore dettaglio, probabilmente ad un livello senza precedenti, il nucleo delle cellule. I ricercatori lo descrivono in un nuovo studio apparso su Nature.
La nuova tecnologia, chiamata seqFISH +, si rivelerà utile per fare nuove scoperte sull’intricata organizzazione del nucleo delle cellule e come lo stesso nucleo influenza la funzione cellulare.
Che cos’è il DNA e perché servono strumenti così potenti per studiarlo
Nel nucleo profondo delle cellule, anche quelle del corpo umano, c’è infatti in intricata struttura fatta da quasi due metri di filamento di DNA avvolti in uno spazio 50 volte più piccolo del diametro di un capello umano. Il DNA è compattato in strutture denominate “cromosomi”, costruite in modo che lo stesso DNA possa sfruttare tutto lo spazio possibile. Nello stesso nucleo delle cellule sono presenti anche i cosiddetti “corpi nucleari”, importanti proteine, e i filamenti di RNA.
Tutto questo materiale è compattato in una complessa struttura tridimensionale molto spesso difficile da visualizzare direttamente.
Con questa nuova tecnologia, come spiegano i ricercatori, si può vedere la struttura intatta del nucleo ad alta risoluzione. Questo permette di visualizzare direttamente ed in maniera simultanea DNA, RNA e corpi nucleari, differentemente da altre tecnologie di immagini precedenti.
Il commento dei ricercatori
“La struttura dei cromosomi di una cellula e il modo in cui il suo DNA è piegato hanno un impatto sull’espressione genica e sulla regolazione”, spiega Long Cai, un professore di biologia e ingegneria biologica che ha guidato il team di studio. “Molti studi sui cromosomi vengono condotti calcolando la media di molte cellule, ma l’espressione genica varia tra le diverse cellule. Avevamo davvero bisogno di un modo per vedere la struttura all’interno delle singole cellule”.
Con questa nuova tecnica, secondo Cai, si potranno visualizzare i nuclei delle cellule analizzando direttamente tessuti intatti senza che debbano essere scomposti in cellule singole.