Fibre ottiche fatte con metilcellulosa. Si apre una nuova strada verso fibre ottiche più rispettose e più sostenibili.
Le nuove fibre ottiche sono fatte con metilcellulosa e sono descritte in un nuovo studio apparso su SMALL – Small (smallab.it) Le classiche, invece, quelle in vetro di silice, sono caratterizzate da una perdita di segnale e possono trasportare segnali luminosi per decine di chilometri. Sono molto fragili, poco elastiche e non sono adatte per le applicazioni a corto raggio. Invece, quelle relative alle automobili e agli elettrodomestici digitali, collegandosi ad Internet, possono funzionare su fibre ottiche.
Gli autori dello studio
“La disponibilità di materie prime cellulosiche offre l’opportunità di svelare il potenziale dei materiali rinnovabili”.
Afferma Nonappa, uno degli autori dello studio.
Le nuove fibre, tramite idrogel, possono essere costruite anche a temperatura ambiente con un metodo di estrusione. In tal modo risulteranno più trasparenti, robuste, flessibili e caratterizzate da una perdita di segnale bassa.
“La matrice di idrogel consente l’aggiunta di molecole e nanoparticelle senza compromettere le proprietà meccaniche, rendendole adatte a sensori multifunzionali”. Spiega V. Hynninen, primo autore dello studio.
“La combinazione delle proprietà meccaniche, come il basso coefficiente di attenuazione e l’alta fotostabilità, rende le fibre basate su metilcellulosa”.
Viene spiegato nell’abstract dello studio.