Nessuna struttura cristallina, prima d’ora, aveva mostrato resistenza a simili pressioni (che per la prima volta sono state ricreate in laboratorio).
Un team di ricercatori internazionale ha scoperto che il carbonio può sopportare pressioni che raggiungono 2.000 GPa. Si tratta di valori più o meno cinque volte superiori alla pressione che c’è nel nucleo della Terra. Si tratta del doppio della pressione massima che una struttura cristallina conosciuta poteva arrivare a sopportare. La scoperta è parte di uno studio reso pubblico su Nature.
La parola agli esperti
“Abbiamo scoperto che, sorprendentemente, in queste condizioni il carbonio non si trasforma in nessuna delle fasi previste”. Anzi, esso “mantiene la struttura del diamante fino alla massima pressione”, spiega Amy Jenei, una delle principali dello studio. “Gli stessi legami interatomici ultra forti (che richiedono alte energie per rompersi) che sono responsabili della struttura a diamante […] del carbonio […] probabilmente ne impediscono la trasformazione al di sopra dei 1.000 GPa nei nostri esperimenti”.
Doppia sorpresa: il carbonio ha un’incredibile resistenza, i laboratori riescono a produrre pressioni “stellari”
I ricercatori hanno scoperto che il carbonio, sottoposto a pressioni immense come queste, riesce a mantenere la struttura di diamante molto oltre il limite di stabilità previsto precedentemente. Ciò tra l’altro conferma alcune previsioni fatte in precedenza riguardanti la forza dei legami molecolari nel diamante quando sottoposti a pressioni che superano di gran lunga quelle presenti nel nucleo terrestre.
Prima di questo esperimento, si riteneva impossibile raggiungere simili pressioni in un laboratorio. I ricercatori, infatti, le avevano teorizzate solo per alcuni esopianeti scoperti di recente, tra cui 55 Cancri e.
La scoperta arriva nell’ambito del programma Discovery Science del National Ignition Facility (NIF) del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) i cui ricercatori hanno collaborato con colleghi dell’Università di Oxford.