Nelle zone gialle la ristorazione al tavolo dalle 5 alle 18, asporto fino alle 22. Per i bar la chiusura alle 18 è “economicamente insostenibile”.
Conto alla rovescia per il ritorno in ‘zona gialla’ di gran parte dell’Italia. Secondo un’indagine della Coldiretti, l’80% degli italiani gusterà il caffè al bancone o pranzerà al tavolo nei ristoranti con le riaperture di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi. Un’opportunità per “il ritorno alla normalità di 47,8 milioni di italiani”, sottolinea l’associazione.
Le precisazioni di Coldiretti sulle aperture
“Nelle regioni in zona gialla, a minore criticità, – sottolinea la Coldiretti – le attività di ristorazione al tavolo sono consentite solo dalle ore 5,00 alle 18,00 con la possibilità della consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 della ristorazione con asporto. Nelle zone è invece consentita la sola la consegna a domicilio o l’asporto. Le limitazioni fino alle 18 per i bar riducono ulteriormente la sostenibilità economica”. Infatti “in molti preferiscono mantenere le serrande abbassate”.
“Lo stop and go delle ordinanze per le aperture e le limitazioni presenti [distrugge] la programmazione delle attività che si fondono su acquisto e vendita di prodotti deperibili”, tra l’altro.
Conseguenze delle chiusure anche sulla filiera agroalimentare
Per Coldiretti le conseguenze sono a cascata. Ci saranno “disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari”, prevedono. “Dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”. “In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato”.
Le raccomandazioni di Coldiretti
“Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione”. Serve inoltre “una riflessione sulla possibilità di apertura serale dei ristoranti, anche alla luce delle importanti misure di sicurezza adottate”. Infatti, nelle attività sono previsti “il distanziamento dei posti a sedere (facilmente verificabile), il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso”.