Confartigianato Sardegna, Export Sardegna-USA: i prodotti sardi reggono ai dazi americani

Le politiche americane non hanno fermato le esportazioni sarde verso gli USA. Nel 2020 118milioni di euro di prodotti venduti, di cui 85 prodotti dalle piccole attività.

Export USA Sardegna

I dazi, le limitazioni, la burocrazia e le “turbolenze” politiche del quadriennio trumpiano non hanno fermato l’export delle imprese della Sardegna verso gli USA. Nell’anno appena concluso, al netto dei prodotti energetici e petroliferi, i rapporti commerciali con gli Stati Uniti hanno totalizzato 118 milioni di euro, in leggero calo del 4,1% rispetto al positivo 2019, di cui ben 85milioni di euro realizzati dalle piccole imprese.

Questo è ciò che emerge dal dossier elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna su dati Istat.

Il nord Sardegna è l’area che esporta di più verso gli USA

Gli USA rappresentano un importante mercato di riferimento per le imprese della Sardegna. Esaminando i dati Istat 2020 relativi al valore delle esportazioni, il mercato statunitense si posiziona 3° tra i primi 10 mercati di sbocco del made-in-Sardegna. Dopo Francia e Spagna, ci sono gli USA per ammontare delle esportazioni di tutti i prodotti manifatturieri petroliferi compresi (534 milioni di euro).

In particolare, i dati provinciali dicono che il nord Sardegna ha esportato negli USA ben 54milioni di euro di prodotti (al netto dei prodotti energetici), di cui ben 50 realizzati dalle piccole imprese. Segue Cagliari con 32milioni, di cui 5 delle piccole imprese; Nuoro con 12milioni esclusivamente dalle piccole imprese; Oristano con 10 anche qui espressione delle piccole realtà e. Infine, il Sud Sardegna, con 10 di cui 9 delle PMI.

I derivati dal petrolio rappresentano i due terzi dell’export sardo negli USA

Per quanto riguarda i singoli settori, si osserva che il 70% del totale delle esportazioni verso gli USA dei beni realizzati sull’Isola riguarda i prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio. Seguono poi, al 21,2% dell’export totale, i prodotti alimentari, i macchinari e apparecchiature (2,4%), i prodotti chimici (1,8%), gli altri mezzi di trasporto (1,6%), le bevande (1,2%), i prodotti in legno e i prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili), articoli in paglia e materiali da intreccio (1,1%).

About Fabio Allegra

Studente di Scienze della Comunicazione presso l'Università di Cagliari. Non apprezzo il maestrale.

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