Il presidente regionale dell’Uici, Minincleri ha scritto al governatore Musumeci e all’ assessore Razza. Per chiedere anche in Sicilia priorità nella somministrazione vaccinale per queste categorie protette. Ma anche per accompagnatori e collaboratori.
“Ciechi assoluti o parziali e ipovedenti gravi sono tra le categorie con minori difese rispetto al covid. Perché ‘vedendo’ esclusivamente attraverso il tatto. Sono costretti a toccare qualunque cosa, senza guanti o protezioni. Esponendosi così al contagio”.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS (U.I.C.I) è un’associazione fondata nel 1920 a Genova. Da Aurelio Nicolodi, un ufficiale che perse la vista durante il primo conflitto mondiale.
I valori dell’U.I.C.I., un secolo dopo
Sono gli stessi che hanno ispirato il suo fondatore, convinto assertore dell’emancipazione e dell’integrazione delle persone con disabilità visiva.
Lo ha ricordato il presidente dell’Uici regionale Gaetano Renzo Minincleri che ha indirizzato una lettera al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e all’assessore alla Sanità Ruggero Razza in cui chiede che queste categorie protette “abbiano priorità nella vaccinazione anti-covid”.
Minincleri, nella missiva, ha sottolineato come il Commissario per l’emergenza covid, Domenico Arcuri, abbia accolto l’appello lanciato dal presidente nazionale dell’Uici, Mario Barbuto, “per inserire le persone con disabilità visiva nel programma di vaccinazione delle prossime settimane”.
Barbuto, per ovvi motivi, aveva rimarcato anche la necessità di vaccinare anche accompagnatori e collaboratori che vivono in simbiosi con i ciechi.
Per esempio, ha detto Minincleri parlando della Sicilia, “il personale delle strutture dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tutta l’Isola, della Stamperia Regionale Braille di Catania e del Centro regionale Hellen Keller, scuola cani guida, di Messina”.
Nella lettera il presidente Minincleri, oltre a dichiarare l’apprezzamento dell’Uici regionale per “la decisa e concreta azione intrapresa dalla Giunta Musumeci a tutela della salute dei cittadini siciliani”, e “consapevole delle difficoltà insite nella gestione dell’attuale emergenza sanitaria”, ha messo a disposizione le dodici strutture dell’Uici sul territorio Regionale.