Da luglio a dicembre 2020, 270.171 utenti sono stati colpiti da minacce che hanno usato come esca le piattaforme di apprendimento
A causa della pandemia globale le scuole continuano ad essere soggette a nuove chiusure o a modelli ibridi di apprendimento (in persona e a distanza) e questo ha contribuito ad attirare l’attenzione dei criminali informatici.
Per tenere sotto controllo i tassi di infezione causati dalla pandemia da Covid-19, la scorsa primavera, più di 1 miliardo di alunni in tutto il mondo sono stati costretti a frequentare le lezioni a distanza. Per molti, questo passaggio all’apprendimento da remoto, è stato improvviso esponendo molti studenti ed educatori ai rischi informatici.
I dati dell’indagine Kaspersky sugli attacchi agli utenti nel 2020
Da gennaio a giugno 2020, 168.550 utenti sono stati vittime di minacce diffuse sfruttando le piattaforme di apprendimento online e le applicazioni di videoconferenza. Si tratta di un aumento del 20.455% rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli esperti di Kaspersky hanno scoperto che questo numero ha continuato a crescere da luglio a dicembre 2020. A gennaio 2021, infatti, il numero di utenti colpito da queste minacce ha raggiunto i 270.171 utenti con un aumento del 60% rispetto alla prima metà del 2020.
Zoom l’app preferita dai cybercriminali. Subito dopo Moodle e Google Meet
L’esca più popolare è stata, di gran lunga, Zoom. Un dato che non sorprende, basti pensare che Zoom è la piattaforma più popolare per le riunioni virtuali, con più di 300 milioni di utenti al giorno. La seconda piattaforma più sfruttata dai cybercriminali è stata Moodle, seguita da Google Meet. Il numero di utenti che hanno incontrato queste minacce è aumentato per tutte le piattaforme tranne una, Google Classroom.
Le caratteristiche degli attacchi informatici
Circa il 98% delle minacce incontrate erano not-a-virus, che si dividono in riskware e adware. L’adware bombarda gli utenti con annunci indesiderati, mentre il riskware è costituito da vari file – dalle barre degli strumenti del browser e dai download manager agli strumenti di amministrazione remota – che possono eseguire varie azioni sul computer dell’utente senza il suo consenso. I trojan costituiscono circa l’1% delle minacce incontrate.
Le minacce che sfruttano popolari app per video riunioni e piattaforme di corsi online raggiungono l’utente attraverso falsi installatori di applicazioni, con cui entrano in contatto su siti web non ufficiali progettati per sembrare le piattaforme originali o all’interno di e-mail camuffate da offerte speciali o da notifiche della piattaforma.
Per saperne di più sui rischi informatici per le classi online, è possibile leggere il report completo su Securelist.