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Il parco di Tepilora guarda verso il futuro

Il parco di Tepilora guarda al futuro sul piano dell’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso lo strumento dei contratti di fiume.

“Contratti di fiume come strumento per l’adattamento dei cambiamenti climatici in ambiti locali e a elevato valore naturalistico”.

È questo il tema che ha riunito i maggiori esperti nazionali e della Sardegna. Dalle istituzioni governative a quelle regionali, passando per università, consorzi di bonifica e centri di ricerca. Essi si sono trovati attorno al tavolo virtuale, organizzato in un webinar dal Parco naturale regionale di Tepilora. Sono partiti dall’analisi locale dedicata all’area del Rio Posada hanno spaziato a tutto campo sulle esperienze percorse in ambito italiano o estero.

Una visione aperta alle buone pratiche da cui prendere spunto per affrontare il fenomeno ormai incombente dei cambiamenti climatici. Il Contratto di fiume è stato designato e approvato dall’Assemblea del Parco di Tepilora come uno dei quattro pilastri su cui si basa l’azione di programmazione dell’Ente stesso.

Il presidente

Hanno aperto i lavori i saluti istituzionali giunti dall’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente. Egli ha dato un grosso contributo alla programmazione di questo evento e ai temi che lo hanno animato. È stato poi il turno del presidente e del direttore del Parco di Tepilora, Francesco Murgia e Paolo Angelini.

Il primo ha sollecitato il mondo accademico il quale sta dando al dibattito uno straordinario apporto. E alla definizione di metodologie e ambiti d’intervento, “affinché approfondisca le ricerche sugli effetti dei cambiamenti climatici sui territori per dare ai decisori tutti gli strumenti necessari per legiferare meglio in materia di difesa del suolo. In particolare, in merito alle interazioni tra la geologia dei territori e il carico solido sui fiumi in occasione degli eventi alluvionali. Come quelli che prima nel 2013 e poi nel 2020 hanno investito i centri abitati e le campagne di diversi paesi dell’area Parco o della Riserva di Biosfera MaB UNESCO Tepilora, Rio Posada, Montalbo”.

“Solo analizzando tali fattori nello specifico si potranno iniziare a mettere in cantiere azioni concrete per incidere davvero sulla quotidianità. Permettendo ai cittadini e quindi agli amministratori della cosa pubblica di non essere più spettatori passivi di un mondo che giorno dopo giorno cambia sotto i nostri occhi. Inoltre esso necessita di risposte immediate che garantiscano la dovuta sicurezza all’ambiente, alle persone e alle attività produttive che operano in determinati luoghi”.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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