La Commissione per la riforma dell’assistenza agli anziani incontra associazioni: una nuova prossimità per aiutare i nostri anziani.
Il 3 febbraio, al Ministero della Salute, ha avuto luogo un incontro tra la Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, presieduta da Mons. Vincenzo Paglia, e gli stakeholder e le associazioni impegnati in prima linea nell’assistenza alle persone anziane.
All’incontro hanno preso parte: Ada, Agespi, Anaste, Anci, Anteas, Aris, Auser, 50&più, Cisl Pensionati, Cittadinanzattiva, Confcooperative, Federanziani, Federazione Alzheimer, Fondazione Promozione Sociale, Ugl Sanità, Uneba e W gli anziani.
Si è trattato di un appuntamento importante per trovare un accordo sul documento di impostazione che la Commissione ha proposto per migliorare l’assistenza agli anziani. Documento che ha avuto un “consenso unanime” – come ha dichiarato lo stesso Mons. Paglia.
La nota di approvazione del documento
Di seguito i punti salienti della nota di approvazione del documento. “In questo documento si mette al centro dell’attenzione la persona anziana, per accompagnarla nell’ultimo tratto della sua esistenza umana”. È l’intera società che si prende cura dell’assistenza degli anziani, partendo dall’assistenza domiciliare, passando per le co-housing fino ad arrivare alle Rsa […]. Si tratta di mettere in atto una nuova prossimità, tesa a dare conforto e aiuto ai nostri anziani […]”. “Ringraziamo ancora il Ministro della Salute, Roberto Speranza, per l’iniziativa che ha preso creando questa Commissione, gesto di grande attenzione verso la popolazione anziana”.
“La Commissione, congiuntamente ai diversi portatori di interessi – associazioni, sindacati, aziende, mondo del volontariato – sente la necessità di ribadire con forza alcune importanti questioni”. “La pandemia ha rivelato, come abbiamo più volte sostenuto, sostanziali fragilità di sistema che sono alla base della strage di anziani e dei più deboli. […] Il COVID-19 ci ha insegnato che il territorio è decisivo, che le case delle persone anziane sono il teatro vero della battaglia per una sanità diversa, leggera, proattiva. [Una sanità] che non aspetta i pazienti comodamente seduta al riparo delle istituzioni, ma li cerca e si muove verso di esse”.
Il Recovery Plan occasione per una nuova sanità centrata sul paziente
“Sentiamo la necessità – avverte la nota – di un servizio sanitario che sappia offrire l’intero spettro dei servizi. Da quelli di rete e prossimità, di lotta alla solitudine e di prevenzione, a interventi domiciliari di sostegno sociale e sanitario continuativo, alla semi-residenzialità in centri diurni. [Fino anche alle] residenze sanitarie e assistenziali […]. Il Recovery plan sarà l’occasione per muoversi verso questa sanità centrata sul paziente e sulle sue necessità”, conclude la nota.