cyberbullismo

Giornata Nazionale contro il Cyberbullismo

Giornata Nazionale contro il Cyberbullismo un fenomeno in crescita e forse un aspetto più pericoloso del tradizionale bullismo

Il fenomeno del cyberbullismo è in crescita, nel 2020 più del 50% dei ragazzi tra 11 e i 17 anni è stato vittima di attacchi. Fortunatamente, tuttavia, crescono anche le iniziative che puntano a contrastarlo. Denunciare e parlarne è il primo passo per migliorare la situazione, ed è una responsabilità sociale di cui anche i più giovani si fanno carico, come hanno fatto i detenuti nel carcere minorile Beccaria di Milano. Giovani dalla vita difficile, che in alcuni casi bulli lo sono stati, ma adesso vedono la realtà con occhi diversi.

Il teatro e la musica per il cambiamento sociale e culturale

Grazie al lavoro della Compagnia Puntozero con il Beccaria, iniziato nel 1995, tanti ragazzi hanno trovato nel teatro e nella musica uno strumento di cambiamento.

New Wild Web mette in scena il fenomeno del cyberbullismo in uno spettacolo che alterna momenti da stand-up comedy con musiche e scene che vedono protagonisti  Ismo&Bull (due bulli decisamente sopra le righe) per sensibilizzare e smontare il bullo, ma anche per dimostrare che è possibile creare una società migliore con “meno rabbia e rancore e più abbracci”. Lo spettacolo è anticipato dal pezzo rap omonimo, registrato dai ragazzi del carcere minorile, che affronta in modo accattivante e attuale la tematica dell’odio online. Il testo del brano New Wild Web è stato scritto dal rapper Francesco “Kento” Carlo insieme ai giovani detenuti del carcere minorile Beccaria che compongono la compagnia puntozero.

L’Associazione Puntozero e COP per #UnaBuonaCausa

Lo spettacolo fa parte delle iniziative di denuncia e sensibilizzazione contro l’odio online. La piattaforma legaltech Chi Odia Paga ha attivato la raccolta fondi in crowdfunding chiamata #UnaBuonaCausa


Giuseppe Scutellà, Presidente di Puntozero, commenta così il successo della raccolta che ha reso possibile lo spettacolo: “Aver trovato come compagno di viaggio Chi Odia Paga non è solo importante da un punto di vista economico per la nostra associazione, ma assume un’importanza culturale e sociale per tutti, in quanto si concretizza con questa collaborazione il nostro sentire: davvero il teatro e la musica possono portare al cambiamento.”

Il digitale non è più strumento di odio ma strumento di difesa legale

Lo spettacolo dell’Associazione Puntozero e altre iniziative per la responsabilità sociale promosse da COP e #UnaBuonaCausa, sono dimostrazione del fatto che il digitale non è solo fonte di odio e violenza, ma può diventare un alleato per la difesa e il cambiamento.

Chi Odia Paga intende contribuire a costruire comunità meno inclini all’odio, sia online che offline. Al tempo stesso offre alle vittime di condotte illecite diversi strumenti semplici e intuitivi per tutelarsi in modo preventivo ed efficace. Grazie a strumenti innovativi, come il feedback digitale, è possibile capire se quanto ci sia effettivamente accaduto sia configurabile come reato. Così è poi possibile decidere come agire, attraverso ad esempio la registrazione delle prove, la rimozione dei link dannosi o l’invio di un diffida online. Chi Odia Paga consente anche di di accedere a un percorso di sostegno psicologico fornito dal Centro Medico Santagostino.

Le associazioni

Chi Odia Paga è una startup innovativa fondata a Milano nel 2018 che contribuisce a rendere le comunità meno inclini all’odio e più inclusive. Tramite la sua piattaforma legale digitale COP offre uno strumento semplice veloce di difesa tecnologica e legale alle vittime di odio online. Ispirandosi agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs #10, #11, #16 e #17), COP mette inoltre a disposizione di PMI, grandi aziende e soggetti istituzionali, strumenti per le attività di responsabilità sociale d’impresa (CSR). 

COP collabora con numerose associazioni e istituzioni a livello nazionale e gode del patrocinio del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Puntozero è un’associazione che da 25 anni lavora con i giovani detenuti del carcere minorile Cesare Beccaria e con minori sottoposti a provvedimento giudiziario. Nel 2019 grazie al prezioso avallo della Giustizia Minorile, Puntozero ha aperto il primo teatro a livello europeo aperto al pubblico: “un teatro del carcere e non nel carcere”. La prima stagione teatrale è stata interrotta dalla pandemia i primi tre spettacoli hanno visto la presenza di oltre 8.000 spettatori.

About Simone Usai

Studente universitario presso Università di Cagliari, amante di libri e musica con passione per la ludica on the side.

Controlla anche

Anna Castiglia Expo Training Milano 2024

Anna Castiglia all’Expo Training 2024

La diretta dall’Expo Training 2024 porta in primo piano il mondo della formazione e delle …