Queste le minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale
Un altro effetto del covid19: il 61% dei ragazzi e delle ragazze sono vittime di bullismo o cyberbullismo. Questi i dati dell’osservatorio indifesa 2020 di terre des hommes e scuolazoo che ci riporta una fotografia della realtà attraverso le risposte di 6.000 adolescenti dai 13 ai 23 anni, provenienti da tutta Italia. In breve bullismo o cyberbullismo sono le minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale.
Nell’anno del covid-19 il 93% dei giovani afferma di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Emergono dati preoccupanti: il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo o cyberbullismo, mentre, come anticipato sopra, il 61% ne è vittima. In particolare il 42,23% ha dichiarato di aver subito violenza psicologica da parte di coetanei. Inoltre 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo per il 66,34%.
Per non parlare di Revenge porn, un nuovo tema in merito che desta maggiore paura tra le ragazze. Infatti un adolescente su tre conferma di aver visto circolare foto intime sue o di amici sui social network.
“I dati dell’Osservatorio Indifesa 2020 creano allarme- afferma Paolo Ferrara Direttore Generale di Terre des Hommes-, perchè ci dicono come gli effetti della pandemia siano drammatici al giorno d’oggi nella vita dei ragazzi. L’isolamento sociale, la didattica a distanza e la perdita della socialità stanno provocando una profonda solitudine e demotivazione ma anche ansia, rabbia e paura”.
“La solitudine sta portando anche a un ripiegamento sempre maggiore nei social-conclude-, dove aumentano i rischi di bullismo, cyberbullismo e per le ragazze di Revenge porn. Finalmente la legge n. 69/2019 ha disciplinato questa fattispecie come reato, ma non possiamo abbassare la guardia sugli aspetti educativi: tale fenomeno sottintende il tradimento di un rapporto di fiducia ed è fondamentale ribadire che non possono essere ammessi atteggiamenti ambigui o colpevolizzanti nei confronti delle vittime!“.