Al via la prima giornata di UMANia 2021 Artificial Consciousness organizzata da IULM
Ha avuto inizio ieri UMANia 2021. Le tre giornate sono organizzate da IULM AI Lab, il laboratorio di AI dell’Ateneo milanese; dedicata a fare il punto sullo stato dell’arte dell’Intelligenza Artificiale e sulle sue concrete applicazioni nel marketing e nella comunicazione aziendale.
Obiettivo della giornata di apertura, svoltosi totalmente online e condotto da Federico Luperi (Direttore Innovazione e New Media; Responsabile Digital Pr presso Adnkronos), quello di fornire spunti, riflessioni ed evidenze in grado di dare risposta alle domande.
“Ma le macchine possono davvero pensare? Cosa sono in realtà gli algoritmi e che ruolo hanno nella nostra vita quotidiana? Quanto siamo vicini alla possibilità di far comunicare neuroni naturali con chip artificiali? Le macchine possono aiutarci a dibattere un tema affrontandone tutte le sfaccettature senza essere influenzate dai nostri bias?”
Un nuovo corso di laurea
Nel corso dei saluti istituzionali di avvio dei lavori, Gianni Canova (Magnifico Rettore dell’Università IULM) ha annunciato come in questa stessa giornata IULM abbia terminato il percorso di presentazione al CUN di una nuova laurea magistrale. La nuova laurea riguarda l’Intelligenza Artificiale, Impresa e Società; è un percorso formativo finalizzato a creare le nuove figure professionali. Come ad esempio citizen data science per il marketing in grado di portare l’AI nelle aziende per attività di marketing e di comunicazione.
Si è proseguito con la presentazione da parte di Aldo Razzino di HackAtUMANIA, del nuovo hackathon in ambito AR. Quest’ultimo realizzato in collaborazione con IULM AI Lab e EON Reality. Infine la mattinata è proseguita su alcuni elementi di scenario dell’innovazione tecnologica.
Ad aprire la discussione Roberta Cocco (Assessora a Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano) e Marco Pironti (Assessore Innovazione e Smart City – Comune di Torino). I due assessori hanno parlato di smart-city, città data-driven e tecnologia a beneficio dei cittadini.
Un contesto in cui la tecnologia “non è il fine, ma un abilitatore in grado di offrire servizi migliori e a portata di click” e “che deve partire dall’etica della persona per aiutare gli individui ad essere coinvolti e protagonisti di questa evoluzione” – afferma la Cocco.
Gli interventi dei rappresentanti di due grandi player tecnologici
Fabio Moioli ha avuto modo di parlare del passato e del presente dell’Intelligenza Artificiale. Inoltre si è soffermato su come utilizzare questa tecnologia per “prevedere il futuro” e aiutarci a “ percepire il mondo per prendere decisioni migliori”
Luca Altieri ha fornito il suo punto di vista alla domanda “Il futuro è delle macchine?”. Ha risposto che si tratta di una domanda complessa a cui non possiamo dare risposta oggi. Tuttavia è importante continuare a indagare a partire da due pilastri; cioè l’approccio etico all’Intelligenza Artificiale (che Altieri preferisce definire “aumentata”) e la centralità dell’individuo”.
L’ospite d’eccezione
Ospite d’eccezione della mattinata, presentato a UMANia 2021 in anteprima per l’Italia, Project Debater. Si tratta del primo sistema di intelligenza artificiale realizzato da IBM; serve per aiutare gli esseri umani a “ragionare” utilizzando argomentazioni basate su evidenze oggettive. Al fine di evitare l’influenza dei pregiudizi e delle conoscenze limitate sulle conclusioni raggiunte.
A presentare il progetto è stato YoavKatz,Senior Technical Staff Member at IBM Research AI. Il quale, dopo una prima dimostrazione delle potenzialità della macchina, ha avuto modo di illustrare i più ampi e ambiziosi obiettivi di Debater. Quest’ultimo può passare da una tecnologia in grado di competere con gli umani a un asset di business in grado di comprendere il punto di vista e gli interessi dei diversi stakeholder e fornire valore sulla base di queste evidenze.
La sessione pomeridiana
La sessione pomeridiana è dedicata ad una riflessione scientifica e filosofica. I lavori sono stati aperti da Hoepli che ha avuto modo di presentare i primi tre autori protagonisti dell’evento. Inoltre gli autori sono stati selezionati tra coloro che hanno scritto sul tema dell’innovazione e dell’AI. Ovvero Dumaine Brian (Bezonomia – Amazon & A.I), Roberto Marmo (Algoritmi per l’Intelligenza Artificiale) e MassimoChiriatti (#Humanless).
A questa introduzione ricca di spunti, sono seguiti gli interventi di Riccardo Manzotti (Professore associato di filosofia teoretica) e Giulio Tononi (Professor of Psychiatry at University of Wisconsin-Madison) che, con i loro interventi, hanno aperto la sessione di riflessione propedeutica alla tavola rotonda di fine giornata.
I temi affrontati
I due esperti hanno avuto modo di confrontarsi ed esprimere le relative posizioni sul tema dell’individuazione e della comprensione della coscienza e del suo risiedere internamente o esternamente all’uomo: tema fondamentale per comprendere come, e se possibile, applicare questo sapere nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
Un tema tutt’altro che banale, che ha lasciato emergere posizioni contrastanti sulla possibilità stessa di poter dare vita, nel prossimo futuro, a una “coscienza artificiale”.
“La grande domanda a cui la tecnologia e l’Intelligenza Artificiale devono cercare di dare una risposta è: com’è possibile che un sistema non si limiti ad agire in modo giudicabile “intelligente” ma sia anche cosciente?” spiega Riccardo Manzotti.
Domanda a cui si propone di rispondere il lavoro teorico e sperimentale condotto nel corso degli anni da Giulio Tononi dai cui studi emerge un modello di analisi in grado di “misurare” gli stati di coscienza di qualsiasi struttura, tanto fisico-biologica quanto artificiale.
I chip neuromorfici
Ciò che è emerso chiaramente dalla discussione è che il tema della coscienza non sia più ormai un tema di carattere “filosofico” quanto un ambito scientifico sperimentale a cui partecipano numerose discipline. Francesca Santoro (Tenure Track Principal Investigator, Istituto Italiano di Tecnologia), ha mostrato come la tecnologia consenta già oggi di realizzare chip “neuromorfici” costituiti di polimeri che possono essere messi in contatto con le cellule neuronali, risultando in grado di scambiare in formazioni con esse dando vita, di fatto, a veri e propri neuroni artificiali.
Neuroni in grado, in futuro, di poter essere impiegati in sostituzione di quelli “danneggiati” in caso di traumi o malattie del sistema nervoso.
Ed Finn (Founding Director of the Center for Science and the Imagination) ha ricordato come gli algoritmi giochino un ruolo fondamentale già oggi nelle dinamiche sociali e culturali, mentre Cristina Favini (Chief Design Officer – Logotel), ha sottolineato come sia necessario adottare un approccio creativo e di design per imparare a collaborare e a utilizzare al meglio le intelligenze artificiali” senza subirle!
Questi stessi temi sono stati ulteriormente dibattuti e approfonditi dagli autori in una tavola rotonda di altissimo livello moderata da Antonio Chella (professor in robotics, Università di Palermo)
A concludere l’evento la presentazione del docu-film “Naked AI: What happens when Artificial Intelligence and Human Creativity meet?”, nato dalla collaborazione tra Logotel e Cisco per riflettere sugli impatti che possono essere generati dall’incontro tra Intelligenza Artificiale e creatività umana.