Artigianato

Artigianato: le proposte della Cna alla Regione

Artigianato Artistico e Tradizionale: necessario sostenere le imprese più piccole e vulnerabili con una produzione prevalentemente manuale, artistica, tipica o tradizionale.

Avviare un censimento ufficiale delle imprese del settore attraverso l’iscrizione alla Vetrina regionale dell’Artigianato Sardegna. Ciò per consentire in maniera trasparente un ristoro alle aziende che nel 2020 hanno subito un significativo decremento del fatturato. Il potenziamento dell’infrastruttura digitale consentirebbe alle aziende di internazionalizzare la propria attività vendendo online i propri prodotti.

Le parole di Peppino Mele

Mele (Cna Artistico e Tradizionale): “Le nostre attività, al contrario di altri settori e in maniera del tutto inspiegabile, non sono state beneficiarie di ristoro alcuno. La chiusura di una bottega artigiana non è solo un fallimento per la collettività tutta, è anche un pezzo di storia, di cultura e di identità della regione che sparisce. È un danno che non ci possiamo permettere”.

Distinzione tra le imprese che operano in serie e quelle, più piccole e vulnerabili, che fanno una lavorazione prevalentemente manuale e in più artistica, tipica o tradizionale. Riapertura della Vetrina regionale dell’Artigianato Sardegna per consentire il censimento ufficiale delle imprese del settore e l’assegnazione dei ristori ad una categoria devastata dall’emergenza Covid 19.

Sono alcune delle richieste formalizzate dal presidente della Cna Artistico e Tradizionale Peppino Mele. Egli ha ribadito all’assessore regionale Artigianato, Turismo e Commercio Gianni Chessa l’urgenza di un ristoro economico. Ristoro che garantisca la sopravvivenza di molte aziende del settore che stanno soffrendo particolarmente, anche a causa dell’annullamento di eventi pubblici.

“Le nostre attività, al contrario di altri settori e in maniera del tutto inspiegabile, non sono state beneficiarie di ristoro alcuno”. Scrive Peppino Mele. Evidenziando alcune questioni di cui le imprese si preoccupano da anni e ad oggi appaiono come problemi la cui soluzione non è più rinviabile. La prima è dovuta al fatto che il codice Ateco non fa distinzione tra imprese che operano in serie e imprese che fanno una lavorazione prevalentemente manuale e in più artistica, tipica o tradizionale.

L’utilità del commercio elettronico

Il distanziamento sociale, i vari lockdown e l’annullamento di quasi tutte le iniziative pubbliche hanno infatti evidenziato per le imprese l’esigenza di avere una presenza qualificata sul web.  Inoltre devono potenziare il commercio elettronico. Tuttavia, evidenzia Mele, per molte piccole aziende questo è un passaggio impegnativo, non sempre sostenibile senza un supporto qualificato. Supporto che permetta loro di presentarsi nel mercato online, anche su una piazza internazionale. Ancor di più oggi, in assenza di liquidità e con un futuro incerto da ogni punto di vista.

Necessità di una misura simile al Decreto Ristori per l’artigianato

Per questo motivo la Cna ribadisce la necessità di ragionare su una misura simile al cosiddetto Decreto Ristori. Dedicata unicamente alle imprese del settore, che preveda un bonus regionale a favore degli artigiani che rientrano in determinati codici Ateco.  Inoltre devono aver subito un significativo decremento del fatturato nel 2020 rispetto al 2019.

Al fine di evitare azioni di abuso, l’associazione di categoria ipotizza, come detto, che i fattori premianti per l’accesso alle risorse siano, tra gli altri, l’iscrizione alla Vetrina dell’Artigianato Artistico della Sardegna. La storicità dell’azienda oppure la precedente partecipazione alle edizioni di altre iniziative fieristiche che hanno luogo direttamente o indirettamente con l’intervento della Regione Sardegna. Oltre che, ovviamente, l’iscrizione all’albo delle imprese artigiane.

“La chiusura di una bottega artigiana non è solo un fallimento per la collettività tutta. È anche un pezzo di storia, di cultura e di identità della regione che sparisce”, conclude Mele, chiedendo un incontro urgente all’assessore Chessa: “è un danno che non ci possiamo permettere”.

About Andrea Ennas

Sono un giovane ventenne appassionato di sport, musica e cinema.

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