Una boccata di ossigeno da quasi 200 milioni di euro per bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi aperti nelle regioni gialle durante il weekend
Una boccata di ossigeno da quasi 200 milioni di euro per bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi aperti nelle regioni gialle durante il weekend. Sono potuti tornare al lavoro tanti italiani impegnati dall’attività di ristorazione alla fornitura di cibi e bevande nella filiera alimentare che occupa 3,6 milioni di persone.
E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti sugli effetti dell’apertura nel fine settimana. Con l’eccezione di Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano dove i locali che sono restati chiusi perché in zona arancione.
Un boom di prenotazioni con molti degli oltre 293mila locali aperti nelle zone gialle che hanno registrato il tutto esaurito. Questo anche per le limitazioni dei posti disponibili per le stringenti misure di sicurezza e di necessario distanziamento adottate dalle strutture. Su queste continua peraltro ad incidere pesantemente – sottolinea la Coldiretti – la chiusura serale che vale fino all’80% dei ricavi. Complessivamente nel 2020 la ristorazione ha quasi dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di circa 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea.
Gli effetti sul settore agroalimentare
Gli effetti della limitazione delle attività di ristorazione si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare. Cali di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.
Le aperture a singhiozzo e le limitazioni creano ostacoli alla programmazione dell’attività di ristorazione. Questa è un’attività che si fonda su acquisto e vendita di prodotti deperibili. L’esperienza del fine settimana ha dimostrato che il rischio assembramenti e piu’ elevato all’esterno delle strutture. Per questo il prossimo passo deve essere la possibilità in zona gialla di apertura serale per i ristoranti – conclude la Coldiretti – anche alla luce del progredire delle vaccinazioni e delle importanti misure di sicurezza adottata, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso.