Secondo uno studio la cannabis è risultata utile per abbassare la pressione sanguigna degli anziani.
Cosa dice il nuovo studio ?
La cannabis può rivelarsi utile per contrastare la pressione sanguigna troppo alta, soprattutto nelle persone anziane. Lo afferma un nuovo studio pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine.
Università Ben-Gurion del Negev
I ricercatori dell’Università Ben-Gurion del Negev (BGU) e del Soroka University Medical Center hanno infatti realizzato uno studio riguardante la frequenza cardiaca e vari altri parametri metabolici simili. Quest’ultimi prendendo in considerazione un gruppo di persone adulte con un’età di 60 anni o più, tutti affetti da ipertensione.
Ran Abuhasira
Secondo Ran Abuhasira, ricercatore della Facoltà di Scienze della Salute della BGU, uno degli autori dello studio, quest’ultimo si rivela molto utile perché fino ad ora non si sono mai ottenute prove sicure riguardanti la sicurezza, a livello cardiovascolare, dell’utilizzo della cannabis per le persone più anziane.
La valutazione dei ricercatori
In questo caso i ricercatori hanno valutato vari parametri oltre alla pressione sanguigna, e hanno realizzato analisi dei soggetti tra cui esami del sangue, ECG, e varie altre misurazioni sia prima dell’inizio delle sperimentazioni che dopo.
La cannabis medica
A seguito dell’utilizzo della cannabis medica da parte dei soggetti, i ricercatori scoprivano una diminuzione della pressione sanguigna sistolica e diastolica con il livello più basso che si verificava tre ore dopo l’assunzione di cannabis per via orale (tramite di estratti di olio oppure fumandola).
Le variazioni
Le variazioni più significative, a seguito dell’utilizzo della cannabis medica, avvenivano poi nel corso della notte. Secondo gli stessi ricercatori è probabilmente anche il sollievo dal dolore indotto dalla cannabis a favorire la riduzione della pressione sanguigna.