A un mese e mezzo dalla richiesta nessuna risposta dall’Assessore regionale Sanità sulla sorte degli psicologi
Psicologhe e psicologi esclusi dal programma vaccinale della Regione Sardegna? Dopo un mese e mezzo dalla richiesta all’Assessore regionale della Sanità e al Presidente della VI Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, non è stata ottenuta risposta.
“Siamo professione sanitaria e lavoriamo con bambini e adolescenti. Non possiamo più attendere oltre”. Così parla Angela Quaquero: “Siamo professione sanitaria, ci dicono che siamo super necessari, lavoriamo con bambini e adolescenti. Abbiamo chiesto, ormai un mese e mezzo fa, di inserire gli psicologi tra i professionisti sanitari da sottoporre a vaccinazione. Vaccinazione che deve essere inserita nell’ambito del programma vaccinale attivato dalla Regione Sardegna. Ma ad oggi nessuna risposta ci è giunta dall’Assessore regionale della Sanità Mario Nieddu. Nemmeno dal Presidente della Commissione VI – Salute e Politiche Sociali del Consiglio Regionale della Sardegna, Domenico Gallus“. Ha dichiarato sempre Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna.
C’è quindi molta e fondata preoccupazione fra gli oltre 3.000 professionisti della salute psicologica della Sardegna. Questo è un silenzio incomprensibile, da parte delle Istituzioni sanitarie preposte, che di fatto espone la categoria ad un rischio costante. Soprattutto per gli effetti devastanti che potrebbe avere non solo sui professionisti esposti, ma sulle loro famiglie e i loro conoscenti.
Categoria non contemplata nel gruppo dei liberi professionisti sanitari
All’Ordine ci si chiede se i responsabili della Sanità regionale sappiano che così gli psicologi sono in pericolo, per sé e per gli altri. In molte altre regioni italiane gli psicologi sono fra i liberi professionisti sanitari che dovrebbero indispensabilmente essere vaccinati per il benessere dei cittadini. Ma, al momento, gli psicologi e le psicologhe sono l’unica grande categoria di professionisti sanitari non coinvolti nel programma vaccinale della Sardegna. “In Sardegna comunque hanno inserito i liberi professionisti medici e odontoiatri: perché noi no?”, ha aggiunto Angela Quaquero. “Il silenzio della Regione è incomprensibile. La professione psicologica rientra a pieno titolo tra le professioni sanitarie, anche se si svolge fondamentalmente come libera professione. Non dobbiamo dimenticare la grave carenza di psicologi nel sistema SSN”.
Molti psicologi, poi, sono anche psicoterapeuti e appartengono ad una categoria che ricomprende anche i medici e che è da considerare nella sua globalità. Resta incomprensibile l’assenza di risposte, soprattutto se si pensa all’impegno fondamentale e il sacrificio personale delle psicologhe e psicologi dal primo lockdown fino ad ora. Sono stati/e a disposizione della Protezione Civile Regionale e delle Istituzioni, volontariamente e spesso gratuitamente. L’hanno fatto per aiutare la popolazione in una fase difficilissima, sotto tutti i profili. Per tre mesi hanno assicurato il filo diretto telefonico di assistenza psicologica, con ben due linee dedicate. “L’essere di nuovo in “zona gialla” non ci mette al riparo né dal rischio infezione, né dalla condizione di “psicopandemia””. Così ha concluso Angela Quaquero. “Una pandemia in cui siamo immersi con livelli senza precedenti di disagio e di disturbi psicologici, che richiede la massima “cura”!