I figli crescono e i genitori invecchiano. Ma, sempre più spesso, sono proprio questi anziani ad essere “abbandonati” o “accantonati”. Da coloro che proprio un padre e una madre – con tanto amore – hanno messo al mondo.
Il ciclo della vita è noto a tutti. Un uomo e una donna si innamorano, creano il loro nucleo familiare. Mettono al mondo le loro creature, le crescono, insegnano loro la vita e i valori sperando, un giorno, di ritrovarsi – con le rughe e i capelli bianchi – accuditi da loro stesse, amati come loro hanno fatto, compresi come un padre e una madre fanno e perdonati.
Sempre più spesso, invece, quei genitori tanto premurosi si ritrovano – ormai anziani – completamente da soli e abbandonati a se stessi. Quando un figlio è ormai adulto e ha trovato la compagna della vita, si crea una famiglia e decide di “staccarsi” da quello scoglio familiare e iniziare una vita nuova dimenticando – nella maggior parte dei casi – dove è iniziato tutto.
Figli impegnati con il lavoro, la moglie, i bambini, le difficoltà economiche, i problemi della vita che, sempre più spesso, decidono di lasciare al proprio destino la madre e il padre. Anziani abbandonati e lasciati soli in casa. Con una chiamata ogni tanto, una visita la domenica, un accompagnamento alle visite mediche e un litigio con i fratelli.
Perché sì, diciamocela tutta, molto spesso tutto inizia con le liti tra fratelli e sorelle. Chi deve badare ai genitori anziani? Chi si assume la responsabilità di farli vivere dignitosamente? Chi li aiuta a concludere al meglio la loro vita con tanta pazienza, come loro hanno fatto con loro, senza chiedere nulla in cambio?
Anziani trovati morti in casa: protagonista è il dramma della solitudine.
Quello che forse un figlio non sa è che in Italia ci sono diverse leggi che lo obbligano ad una serie di servizi nei confronti dei genitori.