A Lula procedono le misurazioni scientifiche per la realizzazione dell’osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione Einstein Telescope
Verso la fine di Gennaio è stata installata la prima rete di sensori sismici presso la miniera di Sos Enattos. Questo sito ospiterà l’Einstein Telescope, un’osservatorio per onde gravitazionali di terza generazione.
La rete di sensori sismici consiste in 15 stazioni sismometriche che misurano le vibrazioni del terreno. I dati registrati da queste stazioni permetteranno di identificare le principali sorgenti di rumore sismico, sia naturali che artificiali, e di seguirne l’evoluzione temporale.
Lo scopo del progetto
L’Einstein Telescope è l’osservatorio interferometrico di nuova generazione progettato per captare e misurare il passaggio delle onde gravitazionali generate dalle collisioni di buchi neri e stelle di neutroni avvenute a distanze di milioni (miliardi) di anni luce da noi.
I deboli segnali provengono dai punti più remoti del cosmo e viaggiano per tutto l’universo. Per poterli catturare e studiare, è necessario costruire infrastrutture tecnologiche in luoghi silenziosi e isolati, al riparo da rumori di natura geofisica (bassa sismicità) e antropica che possono inficiare le misure. Per le sue caratteristiche, il sito di Lula-Bitti-Onanì è uno dei candidati ideali in Europa per la realizzazione dell’opera. La concorrenza del sito al confine tra Olanda, Belgio e Germania è alta.
Le misure dei sismografi installati a Lula e le successive ricerche contribuiranno a rafforzare la candidatura del sito sardo in Europa, portando l’isola ai vertici della ricerca nel campo della fisica.
L’Italia aveva proposto Lula come sito dove compiere il progetto nel 2020. Il sito presenta le caratteristiche richieste per il giusto funzionamento dell’osservatorio. Infatti si richiede un’area geologicamente stabile e scarsamente abitata.