La startup italiana di digital health PatchAi e Roche Italia collaborano per poter assistere i pazienti oncologici a distanza, dimenticati nella pandemia.
PatchAi, la startup italiana di digital health, e Roche Italia si sono ‘alleate’ nella piattaforma PatchAi for Smart Health Companion (SHC) per aiutare i pazienti oncologici. Si tratta di un sistema utilizzato per la realizzazione del programma Roche di supporto ai pazienti, denominato ‘Smart Health Companion’.
Questo assistente virtuale empatico coinvolge attivamente i pazienti nell’autogestione delle proprie condizioni di salute, nella compilazione e condivisione dei diari giornalieri, nella gestione dell’assunzione delle terapie, nel miglioramento dell’aderenza terapeutica.
Attualmente, in Italia, lo strumento è disponibile per i pazienti affetti da patologie emato-oncologiche.
I dettagli dell’iniziativa
“Durante la pandemia Covid-19 i sistemi sanitari internazionali sono stati colpiti su larga scala“, sottolinea una nota. Questo ha portato alla “brusca interruzione o la drastica modifica dei percorsi di cura standard“.
“Ad esempio, l’Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica, ha registrato un -30% delle prime visite per la diagnosi e un -36% delle visite fisiche durante la pandemia italiana. Grazie all’adozione di SHC i professionisti sanitari possono contare su una soluzione digitale di telemedicina affidabile per assistere i propri pazienti in tempo reale tramite video consulti, per la raccolta di Patient Reported Outcomes e altri dati sanitari”.
“I dati preliminari sui pazienti – prosegue l’azienda – che utilizzano la soluzione PatchAi mostrano un’aderenza al protocollo fino al 95%“. Questa percentuale è “significativamente superiore rispetto ad altri applicativi presenti oggi sul mercato e fino a 9 volte superiore rispetto alle soluzioni cartacee. Questo risultato evidenzia ulteriormente la capacità di supportare i pazienti e i team clinici attraverso una soluzione modulare”.
Il commento di Roche Italia
“Abbiamo conosciuto PatchAi nel 2019 grazie al programma di OpenInnovation Roche HealthBuilders” ha affermato Elia Ganzi, direttore di Integrated customer management di Roche Italia. “Insieme a molteplici partner pubblici e privati dell’ecosistema salute immaginavamo una soluzione in grado di abilitare miglioramenti significativi nei percorsi di cura oncologici ed ematologici. Gli sforzi hanno portato a SHC, prima soluzione di salute digitale registrata come Medical Device e interamente personalizzata per i pazienti onco-ematologici in Italia.
“Sono risultati molto importanti che ci rendono orgogliosi”, ha poi aggiunto Ganzi. “Come partner del sistema salute metteremo SHC a disposizione di tutti i nostri clienti pubblici e privati”.
Le parole del CEO PatchAi
“Siamo lieti di aver realizzato questo progetto lavorando in prima linea per realizzare oggi ciò di cui i pazienti necessiteranno all’interno del digital health” ha ricordato Alessandro Monterosso, ceo e co-fondatore di PatchAi.
“Con questo risultato, continuiamo ad impegnarci a svolgere un ruolo attivo nel ridefinire e rivoluzionare il patient engagement nell’ambito della sanità digitale. Collaboreremo con gli operatori sanitari per supportare i pazienti in modo rapido ed efficace”, conclude Monterosso.