Modalità per la realizzazione di collaborazioni scuola – territorio per esperienze extrascolastiche di cittadinanza attiva
L’insegnamento dell’educazione civica è integrato con esperienze extrascolastiche. Esperienze che sono realizzate costruendo reti tra la scuola e altri soggetti istituzionali, anche in più anni. Inoltre, anche con Enti del Terzo settore, già impegnati nella promozione della cittadinanza attiva.
Il ministero dell’istruzione, con il decreto n. 9 del 7 gennaio, indica i modi in cui si devono attuare.
Pertanto, gli accordi di rete, di durata annuale o pluriennale, prevedono per ogni anno di riferimento, i seguenti elementi:
A) Finalità della collaborazione: coerenti con gli specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi specifici di apprendimento e risultati di apprendimento, indicati nel percorso di educazione civica, programmato dagli organi collegiali competenti delle Istituzioni scolastiche. In aderenza agli Allegati B e C delle Linee Guida;
B) Caratteristiche generali degli interventi (tematiche da affrontare, tempi e luoghi degli interventi, destinatari, metodologie, risultati attesi, eventuali prodotti e storytelling collaborativo);
C) Schede di monitoraggio delle azioni e relazioni finali sui risultati raggiunti;
D) Attestati di partecipazione;
E) Questionari per le studentesse e gli studenti del secondo ciclo. Che siano in grado di contribuire alla crescita di un loro giudizio critico e consapevole.
In conclusione, le esperienze extrascolastiche integranti l’insegnamento trasversale dell’educazione civica saranno condotte nel corso del quinquennio. Sono poi riportate nella sezione “Attività extra-scolastiche” del Curriculum dello studente.
L’opinione del CSPI
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha valutato positivamente tale intervento. Pertanto, è importante offrire alle studentesse e agli studenti l’opportunità di completare, attraverso l’esperienza diretta, quanto previsto nelle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica allegate alla sopracitata legge.
Secondo il CSPI l’infinita varietà di bisogni educativi impone la ricerca di risposte concrete ed efficaci, rese tali dall’acquisizione di adeguate competenze di cittadinanza. Infatti, diventa importante la collaborazione tra il mondo della scuola e il Terzo settore. Un settore inteso come un concreto impegno civile e solidale in diversi ambiti, per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociali