Anche l’Italia, come Giappone, Svezia e diversi altri Paesi nel mondo, ha attivato un database aperto a tutti contenente ogni scoperta sul Covid-19.
Un portale per informare, giorno dopo giorno, sui progressi compiuti dai ricercatori italiani nella lotta al coronavirus. È on line l’Italian Covid-19 Data Portal, sito web che raccoglie ed espone, in modalità aperta, i dati della ricerca italiana sul virus Sars-CoV-2 e sul Covid-19.
Posto al servizio di tutti, non solo degli addetti ai lavori, il portale è realizzato dal nodo italiano dell’infrastruttura europea Elixir. Lo sviluppo è coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), al quale partecipano altri 22 soggetti della Penisola tra Università, istituzioni di ricerca – tra cui l’Istituto Superiore di Sanità – e centri tecnologici come il Garr.
Le informazioni che si potranno trovare
Il sito web è uno strumento utile a raccogliere ed esporre i prodotti della ricerca italiana in ambito Covid19. L’obiettivo è rendere più semplice per tutti accedervi e monitorarne i progressi.
Ad esempio, sono rese disponibili informazioni e statistiche aggiornate su quante sequenze di genomi virali prodotte in Italia siano depositate nelle banche dati pubbliche.
Oppure, le ultime novità sulle ‘varianti’ oggetto di attenzione per le loro potenziali caratteristiche di infettività o patogenicità; di queste si mostra anche la prevalenza in una determinata area geografica o intervallo temporale.
I dati attualmente disponibili evidenziano alcune possibili criticità dal momento che sono molto limitati o del tutto assenti per alcune regioni del nostro Paese. Per questo, il sito offre linee guida e indicazioni pratiche, nonché un servizio di help desk presidiato da esperti, per assistere i ricercatori italiani nella condivisione delle proprie ricerche negli appositi “repository” pubblici riconosciuti a livello internazionale.
Non solo l’Italia: diversi progetti analoghi in Europa e nel mondo
L’Italian Covid-19 Data Portal rappresenta la risposta italiana dell’analogo portale internazionale https://www.covid19dataportal.org. Questo era stato realizzato lo scorso aprile dallo European Bioinformatics Institute (EBI, istituto europeo di bioinformatica) su impulso della Commissione Europea.
Per favorire questa importante opera di condivisione dei dati scientifici, vari Paesi – tra cui Svezia, Polonia, Slovenia, Norvegia e Giappone – hanno già realizzato analoghi siti a livello nazionale. I portali fungono da hub per i ricercatori locali, e per i cittadini da fonte di informazioni sulla circolazione delle varianti virali nei rispettivi paesi.