Il tema delle varianti del Covid-19 è sempre più caldo: si stanno diffondendo anche in Italia, e presto prevarranno. Gli esperti chiedono risolutezza.
Continuano a diffondersi le varianti del coronavirus. Negli ultimi giorni l’allarme sta crescendo, soprattutto in seguito al comunicato del’ISS in cui si prevede che a marzo la mutazione inglese sarà la forma di Covid-19 più diffusa. Inoltre, sempre in questo comunicato, l’Istituto Superiori di Sanità conferma anche la paura di inefficacia dei vaccini contro le forma Brasiliane e Sud Africane del virus.
Come non bastasse, a Napoli è stata scoperta una nuova, sconosciuta mutazione.
Galli: “è spiacevole, ma le nuove varianti richiedono chiusure”
Sulla voglia di riaperture, l’infettivologo Massimo Galli ha dichiarato: “siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire, ma io mi ritrovo di nuovo un reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta l’Italia e questo fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri”.
“Le avvisaglie vengono guardando cosa sta succedendo in altri paesi europei”, ha continuato. “Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose e quindi hanno maggiore capacità a diffondersi in situazioni che non si ritengono sicure. È spiacevole ma è un dato di fatto. Questa è la realtà intorno a cui è inutile fare chiacchiere”.
Crisanti: “Ricciardi ha fatto bene a sollevare la questione lockdown”
Andrea Crisanti, Direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, ad Agorà Rai Tre, ha detto la sua sulle parole di Walter Ricciardi. Ricciardi, a Che Tempo Che Fa, ha chiesto un lockdown di qualche settimana per limitare la diffusione delle varianti.
Sul tema, Crisanti ha dichiarato: “L’agenda non la decidono né i politici né gli esperti: la decide il virus. Finché non lo controlliamo, la realtà è questa”. “Bisogna mettersi l’anima in pace su questa cosa”, ha aggiunto Crisanti. “Quindi ha fatto benissimo Ricciardi a sollevare l’allarme su questa problematica perché i politici, in genere, anche nel passato, si sono mossi sempre in ritardo. Sempre”.
Ministero della Salute: da monitorare affidabilità test antigenici sulle varianti
Intanto arriva una nuova circolare del Ministero della Salute sui test antigenici rapidi alla luce della circolazione delle nuove varianti del virus. Da quella inglese a quella brasiliana, le nuove varianti “che presentano diverse mutazioni nella proteina spike, non dovrebbero in teoria causare problemi ai test antigenici, in quanto questi rilevano la proteina N”.
Tuttavia “è da tenere presente che anche per la proteina N stanno emergendo mutazioni che devono essere attentamente monitorate per valutare la possibile influenza sui test antigenici che la usino come bersaglio”.