Le varianti spingono l’Aifa all’ok ma con un paletto. Gli esperti dell’Oms raccomandano il vaccino di AstraZeneca anche per le persone con oltre 65 anni.
Oms
Gli esperti dell’Oms raccomandano il vaccino di AstraZeneca anche per le persone con oltre 65 anni, e può essere utilizzato anche contro le varianti del Covid. Lo ha annunciato Alejandro Cravioto, presidente del Gruppo strategico di esperti (Sage), secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite, raccomandando che la seconda dose del farmaco sia somministrata tra 4 e 12 settimane dopo la prima, preferibilmente tra le 4 e 8 settimane successive. «Anche se ci sono varianti in un Paese, non c’è motivo per non usare il vaccino di AstraZeneca per ridurre la malattia grave nella popolazione», ha sottolineato ancora Cravioto.
Gli esperti si oppongono alla vaccinazione
Il gruppo di esperti si continua però a opporre all’uso della vaccinazione per favorire i viaggi internazionali, a causa della penuria di dosi disponibili. Introdurre il passaporto vaccinale, come richiesto da diversi Paesi, andrebbe contro il principio di dare la precedenza ai soggetti più fragili.
Nel mentre in Italia
In Italia l’Aifa ha autorizzato la somministrazione del vaccino AstraZeneca per tutte le fasce di età ma raccomandandolo per gli under 55. In un secondo momento l’Agenzia ha poi rivisto la sua posizione, chiarendo che può essere somministrato anche a chi abbia superato questa età purché in buona salute. Non in ogni caso ai fragili e anziani over 80, per i quali si utilizzeranno i farmaci a base di Rna di Pfizer e Moderna.
In Sudafrica
Intanto il Sudafrica, che al momento possiede un milione e mezzo di dosi del vaccino AstraZeneca, sta valutando la possibilità di scambiare o vendere il vaccino AstraZeneca. La decisione è stata presa dopo che, in base a uno studio, è risultato di scarsa efficacia contro la variante sudafricana del Covid. Lo riporta la Bbc citando il ministro della Salute Zweli Mkhize. «Ci sono già alcuni Paesi che chiedono di acquistarlo», ha detto il ministro in conferenza stampa precisando che avrebbe avuto un incontro con l’Oms. Gli scienziati sudafricani, ha spiegato, continueranno a studiare l’efficacia del vaccino che, a seconda dei risultati, «sarà sostituito prima della data di scadenza».
L’organizzazione mondiale della sanità
Sulla questione legata al mixare i diversi vaccini contro Covid-19. Il Gruppo strategico di esperti (Sage) dell’Organizzazione mondiale della sanità sulle vaccinazioni sostiene che: «Non sono disponibili attualmente dati sull’intercambiabilità delle dosi AstraZeneca con altri vaccini per Covid-19. Attualmente si consiglia di utilizzare lo stesso prodotto per entrambe le dosi». Le raccomandazioni, spiegano dal Sage, «possono essere aggiornate non appena saranno disponibili ulteriori informazioni sull’intercambiabilità», ma questo è al momento lo stato dell’arte. In caso di co-somministrazione con altri vaccini, «ci dovrebbe essere un intervallo. Sono minimo di 14 giorni tra la somministrazione di questo vaccino e di qualsiasi altro vaccino contro altre condizioni».