I primi dati dell’Istat del primo semestre registrano un crollo di matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi
L’analisi Istat del primo semestre 2020, ci informa che l’impatto della pandemia da Covid-19 su matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi, registrano tutti un crollo”. Per i matrimoni, il calo risulta confermato anche considerando i primi dati disponibili in via provvisoria per il periodo gennaio-ottobre.
Inoltre, spiega l’Istat che la scelta di celebrare il matrimonio con rito civile si sta affermando molto rapidamente anche nei primi matrimoni. Questa incidenza potrebbe essere letta come un indicatore di secolarizzazione, anche se presenta una notevole variabilità territoriale, infatti nel Mezzogiorno si tende a celebrare il matrimonio con rito religioso.
Negli studi dell’Istat emerge come le libere unioni sono sempre più diffuse anche nel caso di famiglie con figli. L’incidenza di bambini nati fuori del matrimonio è in continuo aumento: nel 2019 un nato su tre ha genitori non coniugati. Aumentano inoltre le convivenze prematrimoniali.
Crisi economica
L’Istituto di statistica osserva: “Le misure di contenimento della pandemia hanno riguardato l’intero anno. I problemi legati alla crisi economica si sono accentuati i cui effetti rimarranno anche negli anni a venire” . Nel primo trimestre 2020, la diminuzione rispetto al 2019 risulta del 20% circa per matrimoni, unioni civili, separazioni consensuali presso i Tribunali. Scende al 16% per separazioni e divorzi consensuali extragiudiziali (presso i Comuni o con avvocati) e per i divorzi consensuali presso i Tribunali.
Restrizioni del lockdown
Il vero crollo è avvenuto per via delle “pesanti restrizioni relative alla celebrazione dei matrimoni religiosi durante il lockdown. La diminuzione rispetto al secondo trimestre 2019 è stata di circa 80% per i matrimoni, di circa 60% per le separazioni/divorzi consensuali. Le separazioni e i divorzi giudiziali, invece, diminuiscono rispettivamente di circa il 40% e il 49%. Per separazioni e divorzi il calo è stata mitigato dalla possibilità di alcuni Tribunali, nel periodo di emergenza, di optare per modalità virtuali o anche con sola trattazione scritta senza una vera e propria udienza.