L’associazione ambientalista, durante il terzo EcoForum Sardegna, ha illustrato i positivi dati dell’isola in materia di corretta raccolta dei rifiuti.
La Sardegna, con il 73% di rifiuti divisi tra carta, plastica e umido, è la seconda regione in Italia nella raccolta differenziata. È quanto emerge dal terzo EcoForum Sardegna dedicato all’economia circolare organizzato da Legambiente.
I dati della raccolta differenziata in Sardegna
Sono 194 i Comuni della Sardegna “Rifiuti Free”, quelli dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo annuo. Rappresentano il 51% dei Comuni e interessano il 19% della popolazione della Sardegna.
363 Comuni con l’81% della popolazione hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, solo 14 Comuni non raggiungono il 65% ma rappresentano il 19% della popolazione.
Non solo: Cagliari è prima tra le città metropolitane d’Italia, con il 71,4% di differenziata, +13,6 punti rispetto al 2018.
L’economia sostenibile come pilastro del Recovery Plan: nuovi posti di lavoro e più sostenibilità
“È importante accelerare in questa direzione facendo sì che l’economia circolare diventi davvero uno dei pilastri del Recovery Plan italiano”, dichiara Legambiente.
“Si devono valorizzare le tante esperienze positive, condividere le conoscenze, promuovere le motivazioni di un settore dalle grandi potenzialità. E per farlo sono indispensabili volontà politica e strumenti adeguati”, conclude.
Secondo l’associazione ambientalista, l’economia circolare – in generale, in tutta l’Italia – può creare molta nuova occupazione. Si parla di fino a un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro, senza contare i risparmi per le imprese (600 miliardi ogni anno) e i benefici per la qualità dell’ambiente, tra il 2% e il 4% del taglio delle emissioni di gas serra.