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I lavoratori dello spettacolo: “Fateci tornare sui palchi”, è la prima richiesta che hanno rivolto all’assessore alla Cultura e Spettacolo Biancareddu
“Dopo un anno dall’inizio della pandemia, i luoghi della cultura, i teatri, i cinema e gli spettacoli sono ancora chiusi . Non si intravede alcuna luce all’orizzonte”. È ciò che hanno detto i segretari all’assessore della Cultura e dello Spettacolo Biancareddu. Inoltre hanno evidenziato “la necessità che le attività produttive e la programmazione ripartano in totale sicurezza, anche attraverso la realizzazione di protocolli condivisi sulle misure di contrasto al virus”.
Alla situazione di stallo si aggiunge il disagio legato all’esclusione di tanti lavoratori dai bonus nazionali e al ritardo delle misure regionali.
Slc, Fistel e Uilcon denunciano: “Le risorse previste dall’art 9 della legge regionale 22 per i lavoratori e per i tanti esclusi dalle indennità nazionali non sono ancora erogate. Fino ad oggi la Regione ha pubblicato soltanto un bando per un sussidio destinato a 1000 lavoratori autonomi”
Poi uno sguardo alla prospettiva sul quale i sindacati hanno incassato l’impegno di un tavolo di confronto con la Regione. È necessario sollecitare un intervento di riforma complessiva per ripartire di slancio dopo la crisi attuale e criteri chiari che garantiscano trasparenza nella programmazione e assegnazione delle risorse.
Anche Il presidente dell’Agis Fontana chiede sostegno
Il presidente dell’Agis Carlo Fontana (che rappresenta e supporta tutte le imprese del settore dello spettacolo) ha incontrato Mario Draghi nel corso delle consultazioni. Al premier è chiesta non una riapertura immediata, ma programmata, con incentivazioni e promozione”. Secondo Fontana, il riavvio del settore “sarà difficile” e per questo “ci aspettiamo un sostegno adeguato”.
