Inquisizione e streghe nella Cagliari del passato. Appuntamento sabato 27 febbraio ore 10:00 e ore 16:15 o domenica 28 ore 10:00 o ore 16:15 in Piazza Arsenale.
Le visite sono a numero chiuso per un numero limitato di partecipanti e si svolgono nel rispetto delle norme anti Covid. La quota di partecipazione è 10,00 euro per gli adulti, 5,00 euro per i bambini dai 6 ai 14 anni. Gratis per i bambini sotto i 6 anni ed è comprensiva della visita guidata.
Per partecipare è necessaria la prenotazione telefonando ai numeri 340 4797091 – 328 2761164 o scrivendo una mail a info@isolachevorrei.com
Inquisizione e stregoneria: due macabre e oscure realtà che hanno caratterizzato anche la storia della nostra terra.
Era il 1492 e, mentre il mondo scopriva l’America, in Sardegna iniziava la storia del Santo Uffizio. Con l’arrivo, a Cagliari, del primo inquisitore Sancho Marin.
Furono secoli di terrore, di sospetto e di tormenti, perché il Tribunale dell’Inquisizione ricorse ad ogni mezzo. Comprese le torture più terribili, pur di “riportare sulla retta via i peccatori e gli eretici”.
Anche nell’isola e nel capoluogo cominciò una vera e propria persecuzione che prenderà di mira in particolare le donne. Accusate di essere streghe, perché portatrici di un antico sapere, perché amanti di nobili. O perché scomode testimoni di un qualcosa che non avrebbero dovuto sentire.
Tra queste ci fu Domenica Figus, serva di Sinnai che nel 1547 venne condannata dal tribunale o la viceregina Maria de Requesens. Incolpata di essere una surbile, una donna vampiro che succhiava il sangue dei neonati.
Questo lungo periodo ha lasciato diverse tracce indelebili nell’isola e nella nostra tradizione; sabato 27 e domenica 28 febbraio unisciti a noi per ripercorrere la storia, conoscere i luoghi, i personaggi e le protagoniste di un passato non troppo lontano, quando le ombre dell’inquisizione e della stregoneria oscuravano la nostra terra.