Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, è intervenuto a “L’Ospite” condotto da Mauro Leoni
Qui ha parlato della gestione politica della pandemica di Coronavirus. “Con Draghi abbiamo già iniziato a lavorare. I comuni stanno vivendo una contrazione della capacità fiscale. Vogliamo certezze sul futuro, per non rischiare di stoppare i servizi al cittadino”. Decaro non vede un cambio di passo del governo. “Se non cambiano i parametri di controllo della pandemia, non penso ci possa essere questo cambio”.
Contano i posti letto e l’indice di contagiosità
“L’indice di contagiosità e i posti letto occupati sono i due parametri principali a cui fare attenzione dei 21 attuali“. Così ha continuato Decaro riferendosi alla valutazione del rischio nelle regioni italiane. “In Sardegna per esempio abbiamo pochissimi posti letto occupati, quindi giusto avere delle basse restrizioni. In altri posti invece ci sono diversi focolai quindi giusto alzare il livello”.
Nei comuni più piccoli, “dove c’è più pericolo di assembramenti”, Decaro si dice d’accordo “per poter fare delle ordinanze a livello locale in modo da cercare di limitare i contagi”. Il sindaco di Bari ha poi spigato che “i parametri vengono valutati e contemporaneamente ci sono restrizioni o allentamenti. Sui parametri se le Regioni vogliono chiedere al Governo di fare una interpretazione un po’ diversa, attraverso i loro consulenti scientifici, ben venga. Quello che non vogliamo cambiare è l’automatismo, perché è quello che ci ha permesso di mantenere la situazione sotto controllo e soprattutto ci rende tutti responsabili”.
I cinema riaperti solo con l’indice RT basso
Sulle ordinanze, secondo cui ora il cambio di colore delle regioni parte dal lunedì, Decaro ha spiegato che “lo avevamo chiesto noi questo cambio di giornata, dalla domenica al lunedì c’èpiù tempo per organizzarsi, penso ai ristoratori, a chi deve pensare alla scuola dei figli”. Sulla riapertura di cinema e teatri pensata con largo anticipo, Decaro osserva che “bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni, se l’indice rimarrà basso bene riaprire in sicurezza”, altrimenti sarebbe “una nota stonata rispetto alla situazione”.