È morto Claudio Coccoluto, 59 anni, uno dei più importanti dj d’Europa, conosciuto a livello mondiale,protagonista in consolle da oltre quarant’anni.
Il dj, originario di Gaeta, in provincia di Latina, si è spento alle 4.30 di stamattina nella sua casa di Cassino, accanto alla moglie Paola e ai figli Gianmaria e Gaia. Da un anno combatteva contro una grave malattia. Proprio nella giornata di ieri il Comune di Cassino aveva annunciato la realizzazione di un murale dedicato all’artista scomparso.
L’artista, originario di Gaeta, in provincia di Latina, aveva iniziato a fare il dj a 13 anni, per hobby, nel negozio di elettrodomestici del padre. Alla fine degli anni settanta ha cominciato a far conoscere la sua voce attraverso Radio Andromeda, la prima emittente privata a Gaeta. Dal 1985 questa diventa la sua professione. Le sue prime esperienze nei locali sono state al Seven Up di Gianola, una frazione di Formia e all’Histeria di Roma, chiamato da Marco Trani, altra figura molto importante nel mondo dei dj scomparso prematuramente a 53 anni e apprezzato per il suo virtuosismo ai piatti, a sostituire Corrado Rizza.
Coccoluto ha partecipato spesso a eventi di livello europeo. È stato il primo dj del Vecchio continente a suonare al Sound Factory Bar di New York. Ha lavorato anche per Radio Deejay con il suo programma C.O.C.C.O. nel quale proponeva dj set e in diretta mixava e interagiva con gli ascoltatori.
Dal 1990 Coccoluto è anche produttore di materiale proprio; l’ultima pubblicazione è stata a giugno 2008 con l’album Imusicselection5 – Vynil Heart, raccolta di 14 tracce realizzata in un’unica sequenza di vinili ed effetti mixati a mano libera come in un club. Tra le sue produzioni, Do It Whitout Thinkin, Afromarslight, Mind Melody 3.0.
Durante il lockdown, quando il mondo dei club si è fermato, è stato tra i più attivi nel sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulle difficoltà del settore.
L’omaggio di amici, colleghi e del mondo della cultura
Tra i primi a volergli rendere omaggio il socio Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino (insieme avevano fondato il Goa, 25 anni di storia a Roma, unico club in Italia a finire nelle classifiche dei migliori al mondo): “Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre. Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me”.
“Questa mattina è arrivata la notizia che non vorresti mai sentire”, ha detto Linus in apertura della puntata odierna di Deejay Chiama Italia. “Stamattina avevo pensato che avrei voluto iniziare come un sit-com, parlando degli applausi finti a Sanremo. Ma è arrivata la scomparsa di Claudio Coccoluto, uno dei più apprezzati e storici dj italiani. Si sapeva che stava male da tempo, che negli ultimi giorni si era aggravato. Ma poi quando arriva la notizia ti ferisce. Claudio è stato in qualunque campo, in qualunque mestiere, un fuoriclasse. I fuoriclasse sono quelli che lasciano il segno. Ho sempre scherzato sul suo cognome: un cognome così bizzarro e curioso è diventato, grazie alla sua bravura, un marchio di fabbrica. A me piaceva, mi piaceva il suo suono, la sua personalità, faceva un mestiere che possiamo definire ‘futile’, ma era bello parlare con lui. Era un fuoriclasse”, ha concluso.
Dalla regia del programma Alex Farolfi ha sottolineato: “Era un dj di ricerca e un grande sperimentatore: più di così nella musica non si può avere”. E Nicola Savino ha aggiunto: “Si ostinava sul vinile, quando c’è stato l’assalto delle chiavette era duro tenere duro, ma lui lo faceva”.
“Con Claudio Coccoluto scompare un protagonista della scena creativa italiana e internazionale che con le sue note e la sua musica all’avanguardia ha fatto ballare intere generazioni di ragazzi e ragazze – ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini – Un artista che amava la contaminazione delle arti. Mancherà a tutti noi”.
“Claudio è stato un amico fraterno. Insieme abbiamo fatto cose bellissime in Fiat in uno dei momenti più duri della mia vita professionale. Porterò con me per sempre quei ricordi. Un grossissimo abbraccio a lui e alla sua famiglia”: così, in un tweet, l’imprenditore Lapo Elkann ricorda l’amico dj.
“Il maestro. Un uomo che ha regalato la classe che mancava al mestiere del produttore e del dj. Un uomo che ha fatto la storia della musica elettronica”, sono le parole di Andrea Delogu.
“Ciao Claudio, chiacchierare con te di musica è stato illuminante…sei stato fonte di ispirazione per me e per molti altri dj”, scrive Gabry Ponte.
“Ti voglio ricordare così.. Cocco amico mio, ci rivedremo in qualche club lassù, intanto testami i suoni e impianto come sai fare solo tu. Eri un signore della musica. Rip”, scrive dj Rin
‘Ci farai ballare da lassu’. E noi balleremo per te”, è il post di Alessia Marcuzzi.
“Ciao Claudio. Sono incredula e dispiaciuta. Mi ricorderai sempre la tua musica e i tuoi colori, il divertimento di un’epoca che siamo fortunati ad avere vissuto”, twitta Simona Ventura.