Prezzi al consumo in aumento

L’indice nazionale dei prezzi al consumo secondo le stime preliminari, a febbraio è aumentato dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annuale

A febbraio i prezzi al consumo si confermano in crescita per il secondo mese consecutivo facendo aumentare l’inflazione. Secondo l’Istat, l’indice nazionale ha registrato un aumento. L’inflazione si deve prevalentemente all’attenuarsi dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati. Ma anche all’inversione di tendenza dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a +1%). L’inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e dei beni energetici salgono entrambe da +0,8% rispettivamente a +1,0% e a +0,9%.

L’aumento mensile dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati. In misura minore, dei Tabacchi e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4% per entrambi). L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,7% per l’indice generale e a +0,4% per la componente di fondo. Quello dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto invertono la tendenza.

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra una diminuzione su base mensile dello 0,2%, a causa del protrarsi dei saldi invernali. Un aumento dell’1% su base annua (da +0,7% nel mese precedente). La crescita annua più marcata dell’Ipca si deve a quelli di Abbigliamento e calzature. Su base annua aumentano del 5,8% (da +5,2% di gennaio) a causa del calo congiunturale (-4,8%) più contenuto di quello di febbraio 2020 (-5,2%), che fa sì che si rafforzi la già ampia crescita su base annua registrata a gennaio per questo raggruppamento merceologico.

Servizi che accelerano, seppur di poco

Secondo l’Istat si attenuano “i contributi negativi dovuti ai prezzi dei beni energetici che vedono ridotta l’ampiezza della loro flessione su base annua. Il costo dei beni tornano così a crescere dopo dodici mesi di variazioni tendenziali negative; la loro dinamica si somma a quella dei servizi che accelerano, seppur di poco, con una crescita nuovamente superiore al punto percentuale.