150 miliardi destinati all’Italia: servono progetti giusti, i soldi andranno alle infrastrutture, sanità e transizione ecologica.
I soldi e fondi europei
“Nei 2009 miliardi destinati all’Italia, una parte considerevole andranno al Mezzogiorno per infrastrutture, digitalizzazione, sanità, transizione ecologica. In più avremo i fondi europei per il settennato che va dal 2021 al 2027 e il fondo nazionale di sviluppo e coesione. Saranno circa 150 miliardi, oltre a quelli del Piano di ripresa e resilienza, il lavoro da fare è individuare i giusti progetti su cui investire”.
Il ministro del Sud Mara Carfagna,
Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro del Sud Mara Carfagna, sottolineando come “i cittadini hanno il diritto a ricevere la stessa qualità di servizi indipendentemente dal comune di residenza. Ho chiesto che il ministero per il Sud partecipi alla commissione tecnica. Quest’ultima è stata istituita presso il Mef che periodicamente aggiorna i criteri per l’assegnazione dei fondi; per garantire che il calcolo del fabbisogno e delle risorse sia equo per tutti”.
Il reddito di cittadinanza
Quanto al reddito di cittadinanza, osserva: “Oggi uno strumento di sostegno universale al reddito va mantenuto, è previsto in tutti i Paesi, tanto più in tempi di crisi pandemica. Ma il reddito di cittadinanza ha limiti enormi perché, come ha ammesso anche Di Maio, mette assieme sostegno alla povertà e sostegno a politiche del lavoro, che sono cose diverse. Una correzione sarà obbligata”. Infine, secondo il ministro “va attivata e potenziata per il Sud la leva della fiscalità di vantaggio.
La priorità
La prima cosa da fare è negoziare con l’Europa la misura che è stata introdotta per gli sgravi fiscali del 30% alle aziende che operano al Sud: oggi è ammessa fino al 2022, ma l’obiettivo è portarla al 2029. E vanno potenziate le Zone economiche speciali, rivedendo il complesso sistema autorizzativo”.