L’Ordinanza di Solinas agita i sardi: timore per le file che potrebbero formarsi per i tamponi anticovid nei porti. Mellino: “Evitiamo la situazione del Brennero: necessarie corsie preferenziali”.
L’Ordinanza firmata dal Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, mette in agitazione gli autotrasportatori che ogni giorno varcano il mare per rientrare nell’Isola.
La norma, infatti, non prevede vie preferenziali per i conducenti dei tir, che ora sono pronti al fermo. Circa 400 sono solo quelli che rientrano quotidianamente nell’Isola attraverso i porti del Nord Sardegna, che fanno spola con il resto d’Italia. Secondo quanto disposto, quindi, a ogni rientro gli autisti dei mezzi dovranno sottoporsi al tampone, certificare la negatività o a stare fermi in quarantena.
“Per la terza volta nel giro di un anno ci troviamo in questa situazione, è una storia già vissuta – commenta Giovanni Mellino, Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – di fatto, da lunedì prossimo a ogni rientro nell’Isola, rischieremo di essere costretti a una via crucis fatta di attese snervanti e tempo perso”.
“Specificando di essere totalmente d’accordo sul tutelarci e tutelare la Sardegna in zona bianca sarebbe però necessario ricordarsi che quando gli autisti rientrano nell’Isola non lo fanno per vacanza o per diletto. Essi, infatti, tornano a casa dai loro cari o, altre volte, devono scaricare materiale deperibile da consegnare al più presto; parliamo di derrate fresche, medicinali oppure bestiame vivo e tantissime volte autisti e mezzi hanno i minuti contati per svuotare i rimorchi, ricaricarli e imbarcarsi nuovamente”.
“La nostra paura è che ci vogliano ore per effettuare i test. Chiediamo corsie differenziate, dedicate e rafforzate da personale sanitario per tagliare al massimo i tempi di attesa. Noi faremo la nostra parte, come l’abbiamo sempre fatta, ma vorremmo non essere penalizzati nel nostro lavoro. E’ necessario lavorare per scongiurare ciò che sta succedendo al Brennero. Per varcare i confini verso l’Austria, gli autotrasportatori sono costretti a ore e ore di file chilometriche per effettuare quotidianamente i test anticovid”. “In ultimo – conclude Mellino – vorremmo ricordare che noi siamo quelli che hanno consentito alla Sardegna, e a tutto il Paese, di andare avanti quanto tutto era chiuso e la prima ondata di virus aveva messo KO l’Italia”.