Prende il via lunedì 8 marzo, il giorno della festa della donna, lo studio internazionale e multicentrico dedicato alla prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. L’attività, che si svolge presso i Consultori Familiari della ASSL Sassari con la preziosa collaborazione del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare dell’AOU Sassari.
La prevenzione è finalizzata alla validazione di un nuovo test molecolare pensato per una ricerca più rapida ed efficace del Dna del Papilloma Virus Umano ad alto rischio.
A questo studio partecipano diversi centri tra i quali: Centro di Colposcopia dei Consultori Familiari ASSL Sassari , Laboratorio di Epidemiologia Molecolare dell’Unità Operativa di Igiene dell’AOU Sassari, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, l’Università di Milano Bicocca, il Belgian Cancer Centre e il Molecular Pathology Laboratory del Hvidovre Hospital, in Danimarca.
Il test è basato su un auto prelievo vaginale. Questo test è capace di mettere in evidenza la presenza del Dna del Papilloma Virus. Una tecnica che consente, in attesa dell’effettuazione dell’esame colposcopico e dell’eventuale analisi citologica, di ottenere una prima indicazione sulla presenza del virus. Inoltre, permette di mettere prontamente in atto le attività preventive, assistenziali e vaccinali.
La nuova metodologia per prevenire il carcinoma al collo dell’utero
“L’utilizzo di questa nuova metodologia di prelievo all’interno delle attività di screening della cervice uterina consentirà, ai nostri Centri di Colposcopia, di ridurre le tempistiche per la verifica della presenza del Dna del Papilloma Virus. Inoltre permette di allargare la platea delle donne, di età compresa tra i 25 e i 64 anni, nei programmi di prevenzione”. Afferma il coordinatore dei Consultori della ASSL Sassari, Roberto Pietri.
“Nello screening cervicale l’utilizzo dell’autoprelievo vaginale, sistema ormai validato come alternativa al prelievo tradizionale, consentirà una maggiore partecipazione delle donne all’attività di screening. E tutto questo in uno periodo nel quale gli appuntamenti tradizionali hanno subito un rallentamento a causa dell’adozione dei nuovi protocolli sanitari legati all’emergenza pandemica”. Aggiunge il professore Andrea Piana, direttore del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare.
La partecipazione allo studio è stata possibile grazie alla stretta collaborazione tra l’Azienda Socio Sanitaria Locale di Sassari e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. In particolare tra il Dipartimento di Prevenzione Zona Nord, il Distretto di Sassari, i Consultori Familiari ASSL Sassari, l’Unità Operativa di Educazione Sanitaria e Promozione della Salute ASSL Sassari, la Struttura Complessa di Anatomia e Istologia Patologica AOU Sassari e il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare AOU Sassari.