Guardando all’Agenda2030, il 2021 è l’appello alle imprese e l’engagement dei giovani imprenditori italiani per la riqualificazione urbana
Con il 2021 si apre il decennio decisivo del cambiamento climatico. La conferenza delle Nazioni Unite nota come COP26, prevista a Glasgow a novembre 2021, segnerà un passaggio fondamentale. Non solo; il 2021 è anche stato dichiarato l’Anno Internazionale dell’Economia Creativa per lo Sviluppo Sostenibile dalla 74a Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Emissioni, Ambiente, Oceani, Riscaldamento globale ma anche Creatività, Innovazione e Sostenibilità. Se le pedine sulla scacchiera sono tante, non sono solo le istituzioni a muoversi e programmare. Già da qualche anno c’è chi agisce in prima persona prendendo in carico come obiettivo personale d’azienda la responsabilità sociale d’impresa in chiave creativa.
Tra questi, Veronica De Angelis; imprenditrice green e fondatrice della no-profit Yourban2030, già ospite del TED di Vicenza. Ha deciso per il 2021 di sensibilizzare i singoli imprenditori per perseguire gli SDGS (Sustainable Development Goals) fissati dalle Nazioni Unite attraverso l’arte e la riqualificazione urbana, partendo dalle periferie. Perché dalla riqualificazione urbana, dall’arte e dalla creatività parte il benessere collettivi.
Responsabilità sociale (e ambientale) d’impresa
Dopo un anno drammatico, Veronica De Angelis ha lanciato un appello ai colleghi per promuovere il cambiamento attraverso interventi concreti nelle città. Questo per portare avanti parallelamente la cura, la vivibilità del territorio, la qualità della vita e la riqualificazione urbana. Come lei stessa ha già fatto, portando in alcuni dei quadranti cittadini più inquinati di Roma i murales mangia-smog più grandi d’Europa: una serie di interventi creativi a tutela dell’ambiente che si sono rivelati al tempo stesso oggetti d’arte per il rilancio del territorio e per la sua vivibilità estetica.
“Oggi l’imprenditoria deve raccogliere la sfida e rispondere con i fatti. È importante integrare i 17 obiettivi di sviluppo all’interno delle strategie di business delle imprese, generando quella che veramente si può definire Responsabilità sociale (e ambientale) d’impresa. La logica di questi obiettivi porta a un ribaltamento della concezione stessa di impresa: non più inquinante ma che prenda in carico la tutela del prossimo e l’ambiente, attraverso le creatività, offrendo possibilità che passano dalla valorizzazione e la riqualificazione ambientale. In quest’ottica, non si può non partire dalle periferie, intervenendo direttamente nel recupero e nel ripristino di quelle aree urbane popolose e spesso marginali che rappresentano il cuore di una comunità”.
Il primo a raccogliere l’appello di Veronica De Angelis è stato William Griffini, CEO di Carter & Benson, con un progetto di riqualificazione sulle scuole di Milano che vedrà la luce nella primavera del 2021. “A Roma Veronica De Angelis ha trasformato un palazzo di sua proprietà, in zona Ostiense, nel murale mangia-smog più grande d’Europa, realizzandolo con la speciale eco-pittura Airlite in grado di abbattere gli inquinanti atmosferici grazie a un processo simile alla fotosintesi clorofilliana che genera una reazione ossidante con cui vengono catturate e distrutte le sostanze inquinanti presenti nell’aria.
Unire l’arte alla tutela dell’ambiente
Quell’enorme installazione artistica a Roma è una vera e propria innovazione. Non è solo bella da vedere ma è anche e soprattutto una buona pratica per l’ambiente. Uno strumento straordinario per lanciare un messaggio importante, quello che lo sviluppo sostenibile è possibile quando diventa responsabilità di tutti. L’idea mi è sembrata perfetta anche per la mia città… e presto diventerà realtà”.
Veronica De Angelis, già ospite al TED, con Yourban2030 ha dimostrato che è possibile unire imprenditoria e arte all’insegna della tutela dell’ambiente e del pianeta. Nel 2018 ha promosso e realizzato il murales green più grande d’Europa, Hunting Pollution; ha unito 90 street artist da tutto il mondo per la campagna Color4Action, raccolta fondi per la lotta all’emergenza covid; ha avuto l’esclusiva della vernice mangia-smog in Nord America; è capofila della cordata internazionale per il primo murales green a tema LGBT+ di 250 mq e ha in cantiere tanti progetti destinati al restyling urbano e non solo con nuove azioni e interventi a Milano, Bologna, Roma… ma anche New York e Amsterdam.
Classe 1985, Veronica De Angelis ha deciso di investire in prima persona sulla sostenibilità. Attiva da 12 anni nel campo dell’edilizia e appassionata di arte, ha iniziato a lavorare da giovanissima, subito dopo la morte del padre, da cui ha ereditato la passione per i viaggi, per la natura e per la bellezza. Veronica si è laureata in Scienze Politiche, per poi conseguire un Master in Real Estate and Finance. Nel 2018 Veronica fonda la no profit Yourban2030, con la vice presidente e project manager Maura Crudeli e Giuseppe Molinari esperto di politiche legate alla sostenibilità, insieme a un team composto da Emanuela Conti e Daniele Bernardi.
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030
La no profit si ispira ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030, con cui crea connessioni virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a progetti artistici in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. L’arte al servizio della Terra, l’arte generatrice dell’immagine del futuro verso cui dovrebbe tendere l’umanità, l’arte messaggera ed educatrice. Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo uso di Airlite per progetti artistici. A partire dalla street art, una delle correnti artistiche che più di altre, dialogando con lo spazio urbano, si presta a raccontare concetti e affrontare temi legati all’ambiente, Veronica ha deciso di regalare al mondo un esperimento di grande valore, estetico e ambientale.