Lunedì 15 Marzo alle ore 17 si terrà un meeting su Microsoft Teams chiamato “L’impatto delle tecnologie 4.0 nella fruizione delle esperienze culturali“. Dunque per tecnologie 4.0 si intendono le nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business; aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti. Sul miglioramento delle condizioni di lavoro non vi è un sostanziale accordo tra gli studiosi.
Ecco alcune delle tecnologie invidiate dal Boston Consulting:
- Advanced manufacturing solution: tra queste tecnologie rientrano i sistemi di movimentazione dei materiali automatici e la robotica avanzata, che oggi entra sul mercato con i robot collaborativi o “cobot“.
- Additive manufacturing: ovvero sistemi di produzione additiva che aumentano l’efficienza dell’uso dei materiali.
- Sistemi di visione con realtà aumentata per guidare meglio gli operatori nello svolgimento delle attività quotidiane.
- Cloud: implementazione di tutte le tecnologie cloud, come l’archiviazione online delle informazioni. Nel cloud sono contemplate anche le tecniche di gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti.
- Sicurezza informatica: l’aumento delle interconnessioni interne ed esterne aprono la porta a tutta la tematica della sicurezza delle informazioni e dei sistemi che non devono essere alterati dall’esterno.
- Big Data Analytics: tecniche di gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti che permettono previsioni o predizioni.
Con i musei chiusi a collezionisti e semplici appassionati di arte non resta altro che rifugiarsi nell’esperienza virtuale, che spesso si rivela sorprendente
L’impatto che le tecnologie hanno sulla cultura è venuto fuori dopo lo scoppio della pandemia. Ora anche per le gallerie d’arte e i musei italiani è arrivato il momento di arrendersi al potere della tecnologia. A collezionisti e semplici appassionati di arte non resta altro che rifugiarsi nell’esperienza virtuale, che spesso si rivela sorprendente. Certo lo schermo del computer non avrà mai la magia di una sala espositiva, non avrà i suoi odori né la sua atmosfera. Ma permetterà anche ai più pigri (e curiosi) di poter vivere l’esperienza di una mostra, standosene comodamente seduti sul divano. E magari, se l’esperienza è stata piacevole, li spingerà fisicamente dentro un museo, una volta che tutto questo sarà finito.
Gli interessati al meeting sono invitati a comunicare il proprio nominativo all’indirizzo mgmelis@uniss.it.
Maggiori informazioni, e il link per seguire i lavori, sono disponibili sul sito dell’Ateneo www.unica.it