Artisti contemporanei: Raffaele Aprile, l’eleganza e la sinuosità della forma fanno di lui una star
La vita dell’artista
Raffaele Aprile nasce a Tripoli il 21 febbraio 1959 rivelando fin dall’infanzia la predilezione per la dimensione artistica. Dopo gli studi statali decide pertanto di approfondire le tecniche. Con l’artequest’ultime hanno a che fare attraverso un corso di pittura; grazie al quale impara e approfondisce diversi rudimenti: disegno, acquerello, pastello, pittura ad olio, arte ceramica, tecnica mista e anatomia del corpo umano. Col tempo la sua abilità di artista si perfeziona e questo gli consente di essere coinvolto in mostre nazionali, sia personali che collettive, ricevendo anche pareri positivi dalla critica.
Le sue opere
Chi si immerge nelle sue opere entra con un immaginazione fantasticamente personale e riesce a vedere quello che esse trasmettono. Con Raffaele Aprile , l’espressione non è più di una parte ma di tutto l’insieme; il volteggiare musicale delle forme e dei colori ha perso il condizionamento dei confini.
Espressione e creatività
In questa fase matura dell’artista, l’espressione creativa si arricchisce di nuovi stimoli, gli arpeggi coloristici osano senza timore, alla ricerca di spazi nuovi e più ampi, “nell’astrattismo compiuto”, ha trovato la sua dimensione e il suo equilibrio, un punto d’arrivo che proietta l’artista, ancora giovane, verso futuri scenari espressivi, sempre più completi e gratificanti.
Il critico d’arte
Scrive di lui Lorenzo Pacini, famoso critico d’arte: ”Le sue opere ricordano a tratti quelle del padre dell’Astrattismo moderno, quel Vassily Kandinskyche dietro ogni sua immagine seppe creare un impianto teorico che però riuscì ad oltrepassare i confini della concettualizzazione per arrivare dritto all’anima dello spettatore. Il colore, nello sviluppo di un’arte astratta perché “spirituale”, ebbe per Kandinsky un’importanza fondamentale. Così come le note, organizzate sullo spartito, hanno la capacità di toccare corde inusuali e recondite, allo stesso modo possono fare i colori, dotati di tono, vibrazioni e caratteristiche proprie. Negli anni, infatti, sarà impossibile non rintracciare, in ogni singola tela, la stessa spinta a trasformare l’arte in qualcosa di “spirituale”.
I critici del settore
Di lui hanno scritto molti critici del settore, tra cui la dottoressa Maria De Lorenzo, perita ed esperta di arte:“Grande alone di femminile romanticismo accompagna le tele del maestro apriliano, che lascia trapelare la sua grande sensibilità artistica e la sua estrema delicatezza sensoriale. Bellissima è la pennellata. Quest’ultima si presenta fortemente materica e a tratti quasi scultorea nell’estrema ruvidità del suo tocco. Essa si mostra ondulata e palpabile, corposa e duttile alla vista. Delicati sono i chiaro scuri, resi con ombre nette e cupe, date quasi a lievi e nette sciabolate. Sembra quasi aver timore di osservare tali dipinti, nel profondo, avendo paura di trovare quell’inconscio che ci immergerebbe nel più sofisticato sogno onirico, in cui leggiadre e filiformi chimere fan capolino da spazi ultraterreni e atemporali“