La fine del mercato tutelato, è stata rimandata a gennaio 2023. Forse un bene visto che i consumatori hanno ancora le idee poco chiare
Quando si parla di mercato libero o tutelato sono ancora pochi i consumatori che hanno le idee chiare. Infatti secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat e realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale*, 7 milioni di italiani non sono in grado di dire se il loro contratto di luce o gas sia con un operatore del mercato libero o nel servizio di maggior tutela..
La situazione migliora solo di poco se ci si rivolge agli intervistati che hanno dichiarato di essere in quello tutelato; tra loro il 35,4% ha dichiarato di non essere a conoscenza della fine di questo regime. La percentuale arriva addirittura al 41,8% tra i rispondenti residenti nelle regioni del Centro Italia.
Fine del mercato tutelato…chi non sa e chi non si attiva
L’indagine ha analizzato nel dettaglio le risposte degli intervistati che hanno un contratto nel mercato tutelato. È emerso che a causa dei numerosi rinvii nel corso degli ultimi anni, quasi 1 su 2 non si è ancora attivato per trovare un’alternativa. Pur sapendo della fine del regime di tutela.
Scomponendo il campione a livello territoriale emerge che i più pigri sembrano essere i residenti nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole. Tra loro più di 1 su 2 (50,8%), pur sapendo del termine del servizio di maggior tutela, non è ancora passato al quello libero.
Cosa è il mercato libero?
Il mercato libero dell’energia, è una forma di mercato dove i clienti possono scegliere liberamente il fornitore con il quale attivare le proprie utenze di luce e/o gas. Inoltre, le condizioni economiche e contrattuali vengono concordate direttamente tra le parti, senza essere fissate dall’Autorità. Tale tipo dovrebbe avere dei vantaggi in quanto garantisce prezzi bloccati e servizi aggiuntivi, nonché maggiore convenienza rispetto al prezzo Tutelato che cambia ogni tre mesi.