Resta aperta in Sardegna l’interlocuzione tra assessorato della Sanità e medici di base sul fronte della campagna vaccinale in Sardegna
Raggiunta una settimana fa una pre-intesa; subito dopo la Regione ha trasmesso la bozza ai rappresentanti dei medici di base che hanno risposto con una controproposta. Ora, l’assessore Mario Nieddu sta facendo le sue valutazioni. Il buon esito, comunque, non sarebbe a rischio.
Ma la trattativa è in stand by, ancora aperta su integrazioni, dotazione delle dosi e impiego dei medici di famiglia negli hub per la vaccinazione. Giovedì scorso i camici bianchi avevano già chiarito di preferire effettuare i vaccini non nei propri studi ma in altri punti individuati dall’Ats o a domicilio. Ora bisogna attendere la mossa dell’esponente della Giunta Solinas che questo pomeriggio prenderà parte alla Stato-Regioni sul nuovo piano vaccinale nazionale al quale le Regioni dovranno adeguarsi. Per la Sardegna i cambiamenti non dovrebbero essere considerevoli.
Cosa prevede il Protocollo vaccinale
In primis si specifica che “la platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie, alle situazioni di cronicità, alla effettiva disponibilità di vaccini, nonché le modalità logistiche/organizzative per la conservazione e la somministrazione del vaccino” saranno disciplinate dagli accordi regionali.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle dosi di vaccino per ciascun medico di medicina generale “essa dovrà avvenire in tempi certi e in quantità tali da consentire ad ogni medico la possibilità di garantire ai propri assistiti le somministrazioni del vaccino, coerentemente alle diverse fasi della campagna vaccinale ed ai relativi target di riferimento”. Obiettivo evitare le carenze dell’ultima campagna di vaccinazione antinfluenzale.
Nel Protocollo poi si prevede poi che debba essere garantito “l’aggiornamento, in tempo reale, “dell’anagrafe vaccinale”. Per questo motivo si utilizzata la piattaforma nazionale già attiva; sarà “opportunamente integrata con quella ordinariamente utilizzata dai MMG che sono tenuti a registrare in tempo reale le vaccinazioni effettuate. Nelle more dell’integrazione delle piattaforme, per la trasmissione dei dati, i medici dovranno attenersi alle indicazioni tecniche fornite dalla regione o P.A.”.