La Regione impedisca l’esodo dalle zone rosse alla Sardegna. A rischio la salute dei sardi ed il fragile sistema di controlli della Regione
Progetu Repùblica ritiene che l’aspetto più allarmante consista nel fatto che la Sardegna rientri tra le zone raggiungibili da parte dei cittadini italiani. L’Isola è attualmente l’unica regione bianca e il contenimento del contagio è sotto la soglia d’allarme.
A fronte di misure molto restrittive, che prevedono il divieto assoluto di spostamenti all’interno delle stesse zone o tra zone diverse se non per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità, il Decreto concede la possibilità di spostarsi anche dalle regioni con maggiori limitazioni per raggiungere le seconde case situate in altre regioni dello Stato italiano
In Sardegna il fenomeno delle seconde case è infatti molto rilevante. Come riportato nel 2017 dal focus del “Sole 24 Ore” sul saldo Imu e Tasi. Molte di quelle seconde case sono proprietà di cittadini non residenti nell’Isola. La conseguenza è la messa a rischio della salute dei sardi ed il fragile sistema di controlli che è riuscito a mettere in campo. È intuibile che molti proprietari italiani di seconde case in Sardegna decidano di passare il periodo pasquale nell’isola. Col rischio che si riproporrà quello che è successo l’anno scorso dopo la riapertura della circolazione tra Regioni successiva al lockdown. A ciò si aggiunge il fatto che i controlli effettuati nei porti ed aeroporti sardi si applichino su base volontaria. È comprensivo l’alto rischio sanitario a cui il popolo sardo sarà esposto.
Progetu Repùblica condanna la gestione di questa emergenza da parte dello Stato che non sembri voglia tutelare la salute dei sardi. ProgReS condanna anche l’atteggiamento accondiscendente della Regione Autonoma della Sardegna nei confronti del Governo italiano soprattutto in questo frangente in cui, per l’ennesima volta, si sarebbe potuto far valere il vantaggio geografico dovuto alla nostra insularità.
Necessità di provvedimenti che impediscano l’arrivo ai non residenti provenienti da zone ad alto rischio
Servirebbe un provvedimento fermo da parte del Presidente Solinas che impedirebbe l’arrivo di non residenti provenienti da zone ad alto contagio almeno fino al 6 aprile. Un provvedimento che impedirebbe che gli sforzi fatti finora vengano resi vani. In vista dell’imminente stagione estiva, impedirebbe il tracollo del settore turistico che sarebbe definitivamente compromesso da un’eventuale “terza ondata” di contagi.