Furto dati: per i francesi è in arrivo una nuova carta d’identità digitale per evitare le falsificazioni con un chip sicuro
Per i francesi è in arrivo una nuova carta d’identità digitale più sicura per evitare il furto di dati. La carta plastificata ha inserito un chip sicuro. Si tratta di un codice QR che traccia la vita amministrativa del cittadino, e un ologramma. Marlène Schiappa, la ministra per la cittadinanza del governo Castex, la presenterà in esclusiva al giornale Parisien. La nuova carta d’identità che sarà distribuita in tutta la Francia entro agosto. “Si tratta prima di tutto di tutelare l’identità di tutti e la loro sicurezza”, spiega il Ministro Delegato al Ministro dell’Interno, incaricato della Cittadinanza, che assicura che il documento, in formato carta di credito, sarà molto più difficile da falsificare.
La carta d’identità europea
Il Parlamento Europeo ha preso in considerazione, al fine di evitare le falsificazioni di identità, frodi e furti, di applicare nuove regole che riguardano le nuove carte di identità. ll nuovo accordo europeo rispetto all’emissione delle carte di identità prevede che vengano inseriti altri dati del proprietario. Sarà come le carte di credito, e sopra sarà stampata la foto identificativa, due impronte digitali. Inoltre sarà applicato un chip contactless che ha livelli minimi di sicurezza (stabiliti dall’International Civil Aviation Organization, Icao). Così facendo, si limiterebbe lo spostamento di criminali e terroristi, facilitando invece quello dei cittadini europei.
La nuova carta di identità sarà prodotta come le carte di credito, secondo gli standard concordati. Inoltre, oltre alle impronte digitali, sarà stampato un codice identificativo del Paese che emette il documento. In questo modo, i documenti saranno tutti omologati entro precisi standard e saranno uguali per tutti i cittadini europei.
I dubbi e le perplessità
Lo “Sportello dei Diritti” sostiene che la raccolta delle impronte digitali obbligatoria per le carte d’identità dell’Unione Europea solleva seri problemi sulla privacy, perché sembrerebbe un’invasione di privacy rivolta ai cittadini. I chip su cui sono archiviati i dati potrebbero essere facilmente hackerati. Infatti, utilizzando un solo database centralizzato il rischio di abusi è maggiore, perché minore la sicurezza; utilizzando invece ognuno un database la sicurezza e i dati potrebbero essere più facilmente protetti.
Già nell’aprile del 2018 i parlamentari europei avevano già discusso del progetto per l’inserimento di dati biometrici sulle carte di identità dei cittadini europei, rimandata fino ad oggi. Si tratta ancora, comunque, di un accordo informale.